Il Monastero di Chiajna in Romania
Durante le vacanze avrete certamente scattato foto meravigliose alla nostra Bella Italia. Pensavate di pubblicarle sul vostro blog, su qualche social network o addirittura proporle in vendita? Attenti! I soggetti (monumenti, paesaggi, oasi naturalistiche…) potrebbero avere un proprietario che, per legge, sarebbe autorizzato a chiedervi il pagamento di un canone… a meno che non decidiate di candidare i vostri scatti al concorso Wiki Loves Monuments, al via l’1 settembre, per il quale alcune istituzioni hanno “liberato” i loro monumenti da questo vincolo.
La Provincia di Ferrara ha aderito all’iniziativa consentendo a chiunque voglia partecipare al concorso, di poter fotografare senza vincoli i castelli estensi di Ferrara e Mesola, la Caserma Pastrengo, a Ferrara, l’Oasi e i Casoni di Valle di Cannevié e Porticino, la Garzaia dello zuccherificio di Codigoro e il Po di Volano.
E gli altri monumenti? Chi può “liberarli”? “Oggi in Italia i monumenti fotografabili gratuitamente per partecipare al concorso Wiki Loves Monuments sono poco più di 300, tanti quanti quelli del Canton Ticino – dichiara Frieda Brioschi, presidente di Wikimedia Italia -. Considerando il nostro patrimonio culturale e la nostra storia millenaria, credo siano proprio pochi.Pensiamo per esempio che in tutta la Svizzera sono fotografabili 7.654 monumenti, oltre 9.000 in Messico e più di 80.000 negli Stati Uniti. Fortunatamente alcune istituzioni come il WWF, l’Associazione delle Città d’Arte dell’Emilia Romagna, la Curia di Modena, la Provincia di Ferrara, diversi Ecomusei, oltre ad alcune Regioni, Province e Comuni, hanno ritenuto importante offrire a Wikipedia l’opportunità di pubblicare gratuitamente le immagini dei loro monumenti, consentendo così di valorizzare e documentare l’immenso patrimonio culturale del Belpaese sul Web, promuovendone la ricchezza artisticoculturale presso una vasta platea internazionale e aumentando la consapevolezza della necessità di tutela dei monumenti, preservandone la memoria. Wikipedia – conclude Frieda Brioschi – è un bene di tutti e chiunque può offrire il proprio prezioso contributo”.
Il vincolo cui l’edizione italiana di Wiki Loves Monuments deve attenersi è dettato dal “Codice Urbani” (ovvero il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio stilato da Giuliano Urbani, Ministro per i Beni e le Attività Culturali dal 21 giugno 2001 al 23 aprile 2005), secondo il quale per poter fotografare un qualsiasi monumento italiano e pubblicarne l’immagine, occorre ottenere l’autorizzazione da parte del “legittimo proprietario”, sia esso ente statale o meno, che di norma impone il pagamento di un canone qualora lo scopo delle foto scattate non sia personale.
L’importo del canone è stabilito dall’autorità che ha in consegna il bene, tuttavia non esiste un elenco che chiaramente specifichi chi “possiede” cosa. Per poter pubblicare le foto dei beni culturali e paesaggistici italiani occorre dunque bussare alla porta di tutti gli enti coinvolti (Ministero, soprintendenze, regioni, province, città metropolitane, comuni ed enti privati) per scoprirne i legittimi proprietari.
Un’impresa titanica, cui però il team di Wikimedia Italia, organizzatore delconcorso Wiki Loves Monuments, non si è arreso, arrivando, a oggi, a “liberare” oltre 300 monumenti.
Al concorso sarà possibile partecipare fino al 30 settembre, mentre le istituzioni che volessero continuare a “liberare” i propri monumenti, possono contattare Wikimedia Italia fino al 29 setttembre scrivendo a contatti@wikilovesmonuments.it.
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