Politica
24 Agosto 2012
Un summit sul problema grattacielo per un dietrofront ‘in privato’

Tagliani non pervenuto

di Marco Zavagli | 3 min

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Tagliani fa marcia indietro sul problema Grattacielo. E nel farlo incespica. La notizia del giorno, quella dell’improvviso pugno di ferro contro uno dei nodi più spinosi individuati dall’amministrazione – rectius, fatti notare all’amministrazione – nella zona del grattacielo, ha il sapore di una tardiva imposizione delle ceneri per il sindaco di Ferrara.

Il passaggio dal famoso motto delle “percezioni soggettive” a una più consapevole ammissione del problema non è stato immediato. Non è la prima volta che assistiamo a rocamboleschi dietrofront di questa amministrazione. Si ricorderanno a titolo esemplificativo il clamoroso flop del piano neve di tre inverni fa, che aveva “funzionato bene” (http://www.estense.com/?p=8722), e la promessa a orologeria (il giorno dopo si votava il referendum autogestito per conservare un presidio in corso Giovecca) di un mantenimento di una struttura socio-sanitariana al Sant’Anna 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 (http://www.estense.com/?p=137610). Nel primo caso arrivarono le scuse del primo cittadino. Per il secondo i ferraresi stanno ancora aspettando.

Questa volta il richiamo al buon senso ha molte paternità. A cominciare dal questore Mauriello, che aveva osato una personale sortita sulla questione grattacielo: problema risolvibile. Venne “sbugiardato” dallo stesso Tagliani, che minimizzava quella che ai più sembrò una lunga serie di giorni di ordinaria follia sotto le due torri della stazione. Il questore andò dritto per la sua strada e insaccò i ringraziamenti di mezza città.

Mentre perdurava l’inerzia della giunta arrivò la chiusura temporanea di una delle attività che a torto o a ragione venivano inquadrate nella ridda di lamentele dei cittadini. La risposta del municipio si chiuse nella laconica nota dell’assessore al commercio: non potevamo farci nulla.

Intanto i cittadini si scatenavano sui commenti di Estense.com, moltiplicavano le lettere alla redazione e votavano un sondaggio che individua nel disinteresse dell’amministrazione una delle principali cause del degrado.

Fino a ieri, quando il sindaco si presenta a un summit con il prefetto. E scopre che la situazione è “invivibile”. Eureka: più attenzione, polizia municipale concentrata nell’area calda e, a proposito di caldo, multe per situazioni hot. La droga per il momento la lasciamo agli altri.

Non è il luogo per criticare la scelta repressiva come panacea di ogni male del grattacielo. In altri tempi si intervenne positivamente in Krasnodar, piazza Verdi e Barco con sistemi più “di sinistra”. Ma la sinistra in questa giunta sta all’opposizione. Il punto è un altro. Qualcuno ha deciso di far sapere solo ad alcune testate la notizia. E di invitarle alla preziosa riunione. Tra gli esclusi c’è, stranamente, Estense.com, che ha appreso del fatto “di rimbalzo”. Nemmeno una telefonata o una nota ex post è arrivata a meeting concluso. Quel qualcuno, di fronte a uno dei problemi più sentiti dai cittadini, non ha sentito l’esigenza di informare i ventimila lettori del nostro giornale. Probabilmente quel qualcuno preferirebbe anzi che quei lettori non vengano nemmeno informati. O se informati, informati possibilmente da altri. Tutto ma non una testata indipendente perbacco.

Contatto telefonicamente, Tagliani ha semplicemente detto che l’incontro era stato organizzato dalla prefettura. E, a cose fatte, lui – il sindaco, mica l’usciere del grattacielo – non se l’era sentita di far presente al prefetto l’esigenza di chiamarci. Come uscita non è male. Sicuramente meno pittoresca del chiedere ai ferraresi di non parlare male di Cona per il rischio che nessuno da fuori provincia venga a curarsi a Ferrara.

Ora ci aspettiamo che ci chieda di parlar bene della sua giunta per il pericolo che non venga rieletto.

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