
Una pattuglia della Mobile di Ferrara
Si sarebbe fatto forte del ruolo di poliziotto per far credere a un conoscente di poterlo aiutare in affari privati. In cambio avrebbe intascato una mazzetta di 500 euro. M.R., 50 anni, agente in servizio alcuni anni fa presso al questura di Ferrara (da qualche tempo trasferito in Toscana e attualmente sospeso dal servizio), è stato arrestato giovedì dagli uomini della squadra mobile estense. I suoi colleghi lo hanno bloccato in via Deportati Ebrei. Addosso aveva i soldi dello scambio, avvenuto poco prima alle 15 in via Cassoli – dove i due avevano appuntamento davanti alla sede dell’Asul -, banconote da 100 e da 50 euro, finiti sotto sequestro.
Alla presunta vittima avrebbe promesso di parlare con alcune conoscenze altolocate in ambito sanitario per fargli ottenere un aumento della pensione di invalidità (dovuta in quanto affetto da epilessia). L’ipotesi di truffa è finita sul tavolo della pm Patrizia Castaldini della procura di Ferrara, che l’ha rubricata come truffa aggravata e millantato credito.
Dopo l’arresto, l’agente è stato rilasciato perché non sussistono esigenze di misure cautelari. Il poliziotto ha nominato come difensore di fiducia l’avvocato Giovanni Sorgato, che martedì depositerà la nomina e intanto cercherà di prendere visioni degli atti. Solo allora stabilirà la sua linea difensiva. Intanto ha potuto parlare con il suo assistito, che “assicura di essere stato lui a essere ingannato ed era il conoscente che si era intestardito nella presunzione che lui poteva aiutarlo ad ottenere quel favore”.