Fiscaglia
1 Agosto 2012
In previsione una petizione per ottenere la diffusione integrale di tutti i dati dell’Agenzia

Incendio Migliaro, i dati Arpa non danno chiarimenti

di Redazione | 3 min

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Migliaro. Sono arrivati gli attesissimi risultati dell’Arpa relativi alle analisi dell’aria dopo l’incendio di via Travaglio. Ma la lettura del testo, pubblicato anche sul sito dei comuni interessati, non è di agevole lettura. Lo conferma lo stesso sindaco di Migliaro Marco Roverati, tra l’altro tecnico professionale che lavora proprio presso l’Agenzia regionale per l’ambiente.

L´incendio, tuttora attivo, è scoppiato giovedì 26 luglio e ha interessato depositi di materiale plastico. I tecnici di Arpa hanno iniziato i campionamenti dell´aria a partire dal giorno successivo, venerdì 27, con sopralluoghi nei pressi del rogo, per fornire prime indicazioni sulle sostanze contenute nei fumi e sulle condizioni ambientali della zona. I tecnici Arpa hanno provveduto ad effettuare alcuni campionamenti dell’aria, tra cui due cosiddetti “prelievi istantanei” utilizzando un sistema a bags: in sostanza, la raccolta di due campioni di aria in altrettanti punti prossimi al nucleo dell’incendio e direttamente investiti dai fumi, rispettivamente presso via Travaglio fronte civico 14 e presso il laghetto lato ovest.

In questi primi giorni, il laboratorio specializzato del centro tematico regionale “emissioni industriali”, presso la sezione Arpa di Modena ha potuto determinare le quantità di sostanze organiche volatili presenti nei campioni. “Si nota la presenza – scrive l’Arpa – di alcune sostanze organiche volatili (Cov, solventi e composti organici), attribuibili presumibilmente sia al fondo ambientale sia al fenomeno in atto”. Per le valutazioni sanitarie però, quelle di maggiore interesse per i cittadini, “si rimanda agli enti competenti”, vale a dire l’Asl, “immediatamente informata dell’esito delle analisi”.

Quanto alle analisi riguardanti altre sostanze, come le diossine e gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa, Pcb, Pcdd/Pcdf), gli esami “sono ancora in corso, e vengono effettuati su altri campioni prelevati e inviati al laboratorio regionale specializzato nell’analisi dei microinquinanti organici, presso la sezione Arpa di Ravenna”.

L’impiego maggiore di tempo è giustificato con il fatto che “si tratta di determinazioni più complesse e laboriose delle prime, i risultati delle quali saranno resi noti non appena disponibili (tra la fine della settimana corrente e l’inizio della prossima)”.

Una valutazione completa e più attendibile degli effetti dell’incendio sarà dunque possibile solo in un secondo momento, dopo il completo spegnimento e l’analisi di più campioni di suolo e di vegetali. “Dall’analisi di pochi campioni di aria e fumi – conclude Arpa -, raccolti in punti scelti casualmente, non è infatti possibile determinare l’effettivo impatto ambientale del fenomeno, che deriverà dalla precisa quantificazione della ricaduta al suolo delle diverse sostanze emesse”.

Un comunicato che in estrema sintesi lascia tutti nell’incertezza del giorno prima. Lo conferma anche il sindaco, che ammette come quel comunicato “sia arabo per me e per i tecnici comunali”. “Ora attendiamo il parere dell’Asl”, prosegue Roverati, che annuncia che verrà posizionata una nuova centralina per il monitoraggio in continuo nel territorio di Migliarino, probabilmente in zona Valcesura, “dove al mattino il vento fa convogliare il fumo dell’incendio”.

Intanto i cittadini non rimangono a guardare ed è già stata inoltrata al Comune di Migliarino la richiesta per l’autorizzazione all’ utilizzo di piazza Repubblica  per raccogliere le firme a sostegno di una petizione popolare volta ad ottenere la diffusione integrale di tutti i dati Arpa. “Se non saranno sollevate obiezioni – fanno sapere gli organizzatori -, l’appuntamento è per sabato 4 agosto dalle 9.30 in piazza Repubblica a Migliarino”.

Quanto alla petizione, Roverati se la cava con una battuta tra il serio e il faceto: “firmerò anch’io; in fondo io vivo qui e la preoccupazione di tutti è anche la mia”.

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