Scoperto il bosone di Higgs. L’ha detto Facebook. E’ questo il titolo del seminario che si terrà domani, sabato 7 luglio, alle ore 17 presso la sede dello Iuss-Ferrara 1391, (via Scienze, 41/b), organizzato dal Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara.
All’iniziativa interverranno Manuela Cirilli, fisico del Cern di Ginevra ed esperta in comunicazione scientifica e Giuseppe Pellegrini, docente di Metodologia della Ricerca Sociale dell’Università di Padova e membro del comitato scientifico di Observa.
“Blog, Twitter, Facebook – afferma Cirilli, che ha conseguito il Master in Giornalismo e comunicazione scientifica presso il nostro Ateneo – sono ormai diventati quotidiani strumenti di comunicazione all’interno della comunità degli scienziati, anche nelle grandi collaborazioni internazionali come LHC (Large Hadron Collider) che ha portato alla conferma dell’ esistenza del Bosone di Higgs. Alla tradizionale comunicazione fra scienziati all’interno della comunità scientifica e a quella verso l’esterno, a cura dei tradizionali uffici stampa, si affianca ora una comunicazione informale assai rilevante che incide sul rapporto fra scienziati e fra scienziati e cittadini”.
“E’ un fenomeno recente e di estremo interesse – afferma Michele Fabbri, direttore con Marco Bresadola del Master -. E’ possibile che in progetti di ricerca internazionali di altissimo livello come quelli che si svolgono con Lhc, il pettegolezzo degli scienziati sul web possa addirittura influenzare il normale processo di approvazione dei risultati? Gli indizi e gli esempi non mancano. La recente vicenda del “neutrino più veloce della luce” e’ stata alimentata anche dalla modalità non tradizionale di pubblicazione dei risultati e dalle ” fughe di notizie” sul web. E anche relativamente ai terremoti – per i quali si vorrebbe un comunicazione e gestione del rischio chiara, univoca ed efficace – si rincorrono sul web notizie scientifiche, punti di vista di esperti e approcci metodologici spesso diversi e contrastanti che le istituzioni faticano a governare”.
“Quello di capire come le istituzioni comunicano la ricerca che viene condotta dai propri membri e quali sono i mutamenti che questo tipo di comunicazione sta subendo ad opera dei nuovi media e dei social network è uno dei temi fondamentali del Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara – aggiunge Marco Bresadola -. Per noi questo tema è fondamentale sia come elemento di formazione che come oggetto di ricerca e dibattito pubblico”.