Nelle tre regioni colpite dal sisma, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, sono 15.972 le persone assistite dal Servizio nazionale della protezione civile, suddivise in 45 campi di accoglienza, 64 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto offerti da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel (500 i posti nella sola provincia di Ferrara).
In Emilia-Romagna i cittadini assistiti sono 14.483: 9.860 sono ospitati nei 35 campi tende, 2.197 nelle 53 strutture al coperto e 2.426 in albergo.
La totalità delle forze messe in campo dal Sistema nazionale di Protezione civile è di 5.289 uomini.
Proseguono i sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica svolti, con la scheda Aedes, da squadre di rilevatori in edifici pubblici e privati nell’area colpita dal terremoto.
Le squadre, ciascuna composta da almeno due tecnici, hanno cominciato le prime verifiche già dallo scorso 20 maggio. In Emilia le strutture già controllate sono 6.323. Di queste, 2.392 sono state classificate agibili, 1.081 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 356 parzialmente inagibili, 84 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.072 inagibili e 338 inagibili per rischio esterno.
In totale, in Emilia e Lombardia sono stati verificati 6.736 edifici; di questi circa il 37% sono stati classificati agibili, il 17% temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, il 6% parzialmente inagibili, il 2% temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, il 33% inagibili e il 5% inagibili per rischio esterno.
Intanto anche gli agriturismi emiliano-romagnoli offrono la loro ospitalità alle popolazioni colpite dal terremoto per trascorrere un periodo lontano dai disagi e dalle paure, in una delle tante strutture esistenti in regione.
Dopo la convenzione stipulata con Federalbeghi, Assohotel e Unindustria, l’Agenzia regionale di protezione civile ha proposto la stessa collaborazione anche con le quattro associazioni che riuniscono i circa mille agriturismi emiliano-romagnoli: Agriturist Emilia-Romagna, Associazione regionale Terranostra, Confederazione italiana agricoltori e Coopagri Emilia-Romagna. L’offerta è rivolta alle persone sfollate residenti nelle aree colpite dal sisma, attualmente ospitate nei centri di assistenza, con l’abitazione inagibile o comunque in attesa di verifica e prevede un trattamento di pensione completa o a scelta dell’interessato di pernottamento e prima colazione.
I costi (40 o 25 euro pro capite nei due casi) verranno coperti dall’Agenzia regionale di protezione civile. La convenzione ha una durata di un mese a partire da oggi , ma potrà essere rinnovata – in questa prima fase – fino al 21 luglio.
Le persone interessate devono rivolgersi al comune di residenza per richiedere l’assegnazione dei posti disponibili come previsto dalle indicazioni operative emanate dal direttore dell’Agenzia regionale della protezione civile.