Politica
12 Giugno 2012
Un'interrogazione in Regione di Malaguti (Pdl) evidenza differenziazioni tra la città estense e altri Comuni colpiti dal terremoto

“Sospendere gli obblighi tributari per Ferrara”

di Redazione | 2 min

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Anche la città di Ferrara, a causa dei danni ingenti riportati in seguito al sisma, meriterebbe di essere inserita nell’elenco dei Comuni che beneficiano della sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari. La richiesta è del consigliere regionale Mauro Malaguti (Pdl) ed è rivolta, attraverso un’interrogazione, alla giunta di viale Aldo Moro a Bologna affinché si adoperi immediatamente affinché ciò avvenga.

Secondo Malaguti, infatti, Ferrara rispetto ad altri capoluoghi di provincia colpiti dal sisma “ha subito ingenti danni a numerosi edifici storici pubblici e privati, che ne comprometteranno probabilmente per i mesi a venire anche il settore specifico del turismo culturale, segmento di fondamentale importanza per l’economia locale, in un tessuto imprenditoriale locale storicamente più debole di quello del vicino Veneto o del modenese e con tassi di disoccupazione ben superiori alla media dell’area geografica di appartenenza”, e attualmente la sospensione, così come per Bologna, Modena e Reggio Emilia, “è subordinata alla richiesta del contribuente che dichiari l’inagibilità della casa di abitazione, dello studio professionale o dell’azienda, verificata dall’Autorità comunale (l’Autorità comunale trasmette poi copia dell’atto di verificazione all’Agenzia dell’entrate territorialmente competente nei successivi 20 giorni)”.

Una disparità di trattamento è sottolineata da Malaguti nell’interrogazione, quando fa riferimento all’elenco dei Comuni trasmesso dalla Protezione Civile in cui sono sospesi i termini dei versamenti e degli adempimenti tributari. Nell’elenco, infatti, “sono compresi piccoli Comuni limitrofi a Ferrara, come Occhiobello, che non risulta abbia registrato danni più ingenti del vicino quartiere di Pontelagoscuro o di quelli registrati nel capoluogo stesso di Ferrara”. Quindi, per Malaguti, “nella attuale situazione, con una incomprensibile differenziazione, i cittadini e le attività commerciali del Veneto, limitrofe a Ferrara, beneficiando della sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari, godono da subito di un ‘sollievo’ fiscale rispetto alle vicine attività e ai cittadini emiliani più duramente colpite dall’evento sismico”.

Il rischio di compromissione degli interessi primari a causa degli eventi sismici appare dunque “ben più presente per la città di Ferrara che non per altri piccoli comuni inseriti nell’elenco trasmesso”. Così Malaguti invoca il succesivo Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in base al quale “possono essere individuati, sulla base delle comunicazioni del Dipartimento della Protezione civile, altri Comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio, relativamente ai quali possa trovare applicazione la sospensione dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari”.

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