Cronaca
25 Maggio 2012
Un'intensa lettera aperta di Tagliani ai cittadini dopo meno di una settimana dal terremoto: "Ci ha unito la capacità di collaborare"

Terremoto: “Orgoglioso della reazione dei ferraresi”

di Redazione | 3 min

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Dopo meno di una settimana dalla forte scossa di terremoto che ha colpito anche la città capoluogo, il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani, scrive una intensa lettera aperta ai cittadini, il cui testo riportiamo integralmente.

Carissime concittadine, carissimi concittadini

è passata meno di una settimana dalla prima forte scossa del terremoto di domenica scorsa, ma certe volte a me – e credo anche a molti di voi – pare che siano passati mesi.

I ferraresi hanno subito rialzato la testa, si sono rimboccati le maniche, aperto i negozi., rimosso i calcinacci: la città non è mai stata in ginocchio. Ci ha unito in quest’atteggiamento, credo, la consapevolezza che non potevamo indulgere a piangerci addosso più di tanto, per rispetto e solidarietà nei confronti degli altri paesi a noi vicini, che sono stati più sfortunati e a cui va il nostro abbraccio fraterno. Ci ha unito, anche e soprattutto, la capacità di collaborare, di riconoscerci come comunità. In questi giorni difficili istituzioni, tecnici comunali, forze dell’ordine, organi di informazione, associazioni, e volontari hanno perso le lettere maiuscole e hanno rinsaldato la consapevolezza di essere, insieme a ciascun singolo cittadino, un’unica realtà fatta – in ultima analisi – da persone che sanno tendersi la mano e darsi coraggio ed aiuto a vicenda, ciascuno facendo ciò che sa e può fare: dal vigile del fuoco che compie una manovra rischiosa per mettere in sicurezza un cornicione, al commerciante che tiene aperto il negozio, anche se non gli conviene, “per non dare una brutta impressione”, all’ingegnere o al geometra che si mette a disposizione per la valutazione dei danni, ai dipendenti comunali che si sono resi disponibili volontariamente per rispondere alle tante necessità dei cittadini, e gli esempi potrebbero essere moltissimi altri.

Fin dalle prime ore di domenica scorsa i ferraresi hanno ricominciato a guardare avanti; l’emergenza non è finita e non ci nascondiamo la fatica ed il tempo che ci attende per rimettere completamente a posto casa nostra, ovvero ciò che abbiamo di prezioso ed unico: il Teatro, la Certosa, Schifanoia, il Castello, le scuole seriamente danneggiate, le tante chiese, ma anche le tantissime abitazioni di cittadini.

Torniamo a chiedere che il governo nazionale ci garantisca al più presto, oltre al sostegno per la fase emergenziale, anche un concreto aiuto per il dopo emergenza. Ferrara non vuole assistenzialismo, ma vuole tornare a contribuire, con il proprio sviluppo e la propria tradizione culturale allo sviluppo del Paese; abbiamo ridotto il debito comunale di 30 milioni di euro in pochi mesi, sapremo anche come spendere bene il denaro dei cittadini come abbiamo sempre fatto, sotto gli occhi di tutti.

Vogliamo dare un segnale preciso: che la città, pur tra le difficoltà, è viva, le scuole hanno ripreso a funzionare, i servizi sono garantiti, le attività economiche, culturali e turistiche stanno ripartendo, sia pure in un contesto generale di crisi che il sisma non ha certo alleviato. Nonostante le ferite, stiamo continuando a dare all’esterno l’immagine di una città accogliente, aperta, in cui si vive meglio che altrove, in cui si torna sempre volentieri e in cui si resta volentieri.

Ci stiamo giocando il futuro, sia chiaro, non il passato. Diverse imprese in questi mesi guardano a Ferrara come luogo, dove investire e non possiamo permetterci di perdere neppure un’occasione. Questa non è solo una lettera di ringraziamento, perché i ringraziamenti si fanno agli estranei; questo vuole essere un modo per condividere con voi l’orgoglio di essere cittadini di Ferrara.

Il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani

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