Cronaca
13 Aprile 2012
Ancora in sospeso la firma per il contratto dei servizi no-core

Il 3 maggio a Cona, tra tante incognite

di Redazione | 3 min

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Il trasloco a Cona partirà il 3 maggio, secondo i criteri stabiliti già a suo tempo, a ottobre, prima del doppio flop del trasferimento. Anche con la data pressoché definitiva però serpeggiano tra gli addetti ai lavori i mugugni per quanto riguarda i contratti no-core, il pagamento o meno del parcheggio e il periodo – al momento non ancora definito – dell’interregno tra corso Giovecca e via Palmirano.

Dopo l’autorizzazione da parte della commissione sanitaria arrivata venerdì scorso, se non ci saranno ulteriori imprevisti, l’ospedale di Cona aprirà finalmente al pubblico. Ma i se e i ma sono ancora d’obbligo. Il trasloco dal Sant’Anna di Ferrara al nuovo polo fuori città dovrebbe attuarsi in un periodo compreso tra le sei e le otto settimane, questa la previsione del direttore dell’azienda ospedaliero-universitaria Gabriele Rinaldi, esplicitate ieri mattina ai rappresentanti sindacali della sanità. I tempi si accorciano rispetto al calendario stimato a novembre. Sono state infatti tagliate le due “settimane tampone” programmate per fare fronte a eventuali criticità.

La fase maggiormente impegnativa dovrà essere completata entro la prima metà di giugno, e sebbene Rinaldi non abbia voluto fissare la data ufficiale del trasloco, i rappresentanti sindacali – calendario alla mano – hanno messo l’indice su giovedì 3 maggio. “Partiranno” in direzione Cona 580 posti letto e 80 ambulatori, oltre alle strutture diagnostiche come la risonanza magnetica e la tac, predecedute dalle visite organizzate per familiarizzare i dipendenti con quello che sarà il loro nuovo ambiente di lavoro. Le visite erano già iniziate lo scorso inverno, ma erano state interrotte perché la commissione incaricata di testare l’adeguatezza della struttura non ha voluto interferenze durante la fase di verifica – che ha contato in tutto sei controlli, effettuati nell’arco di un mese e mezzo -. I vari reparti verranno trasferiti seguendo lo stesso ordine preparato nel documento di ottobre/novembre: i primi saranno il dipartimento di medicina, di medicina specialistica e il pronto soccorso (comprendente la parte emergenze e relativa chirurgia). Seguiranno riproduzione e accrescimento e chirurgia specialistica.

Resta ancora in sospeso la gestione dei servizi no-core, ovvero i servizi accessori come lavanderia, parcheggio, ristorazione. L’azienda ospedaliero-universitaria aveva firmato nel 2006 un contratto con Progeste, società capofila delle imprese impegnate nel maxi cantiere. Il contratto prevede il pagamento a Progeste di 23milioni e 600mila euro annui – Iva, variazione Istat e valutazione delle perizie di varianti escluse – per la completa copertura dei servizi necessari, e ha durata di 29 anni e 6 mesi.

Al momento sarebbe in atto una verifica dei costi previsti per ogni singola prestazione, per avere la certezza che il valore dell’attività svolta abbia un corrispondente economico adeguato. Di fatto, se il 3 maggio dovesse veramente iniziare il trasloco, l’ospedale aprirà senza il perfezionamento del contratto rinnovato. Rinaldi in merito precisa che non ha intenzione di spendere neanche un centesimo in più rispetto a quanto dovuto, e che dunque la firma arriverà solo quando la direzione sarà pienamente convinta, dopo aver verificato che tutti i costi previsti sono corretti.

Dei diversi rappresentanti sindacali presenti all’incontro – numerosi sia da Cgil che da Cisl e Uil – nessuno sembra uscirne soddisfatto: la “non esaustività delle informazioni fornite” al centro della lamentela corale. “Credevamo sarebbero state presentate molte cose durante quest’incontro ma così non è stato – commenta Marco Blanzieri, della Cgil -: non sono state fornite date ufficiali, è stata anticipata un organizzazione del lavoro diversa nel nuovo polo ma nessuno è sceso nei dettagli. L’unica novità è la chiusura di molti reparti durante il periodo estivo, per il quale l’ospedale cercherà di arrangiarsi con il personale a disposizioni, senza il pacchetto di assunzioni organizzato lo scorso anno”.

In chiusura è stato fissato un ulteriore appuntamento nella mattinata di oggi, durante il quale verrà fornita della documentazione integrativa, affinché  – questa la speranza delle delegazioni sindacali – almeno le perplessità maggiori vengano chiarite.

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