Ariano Ferrarese. Ha raccontato a un amico, figlio di un carabiniere, di essere stata costretta a fare sesso da un ragazzo di 21 anni con il quale si frequentava. Una storia che una ragazzina di Ariano Ferrarese, poco più che dodicenne, ha riferito poi anche ai carabinieri di Mesola. Uno stupro, dunque, che sarebbe avvenuto lungo l’argine del Po di fronte ad Ariano Polesine e sul quale la Procura di Ferrara ha aperto un indagine.

La giovane, come detto, frequentava da qualche tempo il 21enne, che risiede nel suo stesso paese, ed era lusingata delle attenzioni che riceveva da un ragazzo di nove anni più grande attenzioni che la facevano sentire importante. Secondo quanto ha raccontato ai carabinieri, si sarebbe anche fatta fotografare in pose intime in qualche occasione, fino a quando lui non si sarebbe più accontentato di semplici effusioni facendosi con in passare dei giorni più insistente.

Sempre secondo le dichiarazioni della 12enne, sulle quali sono in corso accertamenti, una ventina di giorni fa i due si sarebbero appartati lungo l’argine del Po per amoreggiare con baci e carezze, ai quali lei non si sarebbe opposta, solo che questa volta il ragazzo avrebbe cercato di spingersi oltre. Al rifiuto della ragazzina lui le avrebbe afferrato il braccio bloccandolo dietro alla schiena e costringendola poi al rapporto sessuale completo.

I seguito la giovane ha confidato quanto accaduto con un sms a un amico, figlio di un carabiniere del luogo, che ha contattato il padre della ragazzina e a quel punto i genitori, dopo aver avuto conferma dalla figlia, si sono recati con lei dai militari. A quel punto, dopo aver raccolto il racconto della dodicenne, sono partite le indagini.