Politica
13 Marzo 2012
Lo ha esposto il gruppo Pdl in Regione presentando in aula una risoluzione. E Fiamma Tricolore chiede l'espulsione degli indiani dall'Italia

Striscione di solidarietà per i marò in India

di Redazione | 3 min

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In occasione della seduta odierna dell’Assemblea legislativa regionale il gruppo del Pdl ha esposto in aula uno striscione di solidarietà ai due marò italiani ingiustamente trattenuti in India. Essendo la vicenda accaduta in acque internazionali, non vi è alcun dubbio giuridico, in relazione proprio al vigente diritto internazionale, che il giudizio sui soldati spetti al loro Paese d’origine.

Gli esponenti del Pdl hanno poi accompagnato l’azione di solidarietà con una risoluzione presentata al voto dell’aula, in cui si impegna la Giunta regionale a “dare sostegno al Governo, in particolare in relazione alla visita del Ministro degli Esteri in India” e a “trasmettere all’Ambasciata indiana la richiesta del rilascio dei due militari affinché l’iter giudiziario si svolga in Italia e che le indagini avvengano nella massima trasparenza”.

Nel merito è intervenuto anche il consigliere ferrarese Mauro Malaguti sottolineando quanto sia importante e doverosa, nel rispetto dei canali diplomatici preposti, la vicinanza di tutti i livelli istituzionali ai due marò e a tutti i nostri militari impegnati in difficili teatri internazionali.

Un’iniziativa simile è stata messa in atto nel primo pomeriggio dal Movimento Sociale Fiamma Tricolore, sezione di Ferrara, che ha esposto uno striscione di protesta per la situazione in cui si trovano attualmente i nostri Marò.

La sezione ha voluto però anche rendere evidente “la situazione di ipocrisia che si è venuta a creare per quei partiti che gridano nelle piazze la loro volontà di liberazione per i soldati, ma che nel concreto non muovono un dito”. “Stiamo infatti parlando – puntualizzano in un comunicato – di quei partiti che danno sostegno al governo Monti. Nessuno di essi si è infatti permesso di dire al signore delle banche che se la situazione non si sblocca il loro appoggio verrà meno, rischiando la stabilità di governo. Contro la situazione di abbandono dei nostri Marò e contro i partiti dalla propaganda facile ma di scarsa sostanza. Contro chi nell’Italia non vede una Patria ma un bacino di voti o una massa destinata al consumo. Contro chi prontamente veste gli abiti del patriota o del nazionalista se ciò serve a rafforzare le menzogne con cui perpetra l’inganno a danno dei cittadini e a vantaggio degli interessi di pochi. Sosterremo ora e sempre i valori della tradizione italiana incarnati anche in una divisa il cui valore non va assolutamente ignorato ma anzi sostenuto con forza e vigore in nome di un futuro in cui l’Italia sarà un paese forte, capace di tener testa ad un qualsiasi paese che voglia calpestarci ignorando volutamente le leggi internazionali. Chiediamo con forza di essere rispettati come cittadini Italiani, i cui rappresentanti sono stati sequestrati dal governo Indiano. Chiediamo quindi la loro liberazione immediata o l’espulsione e il mancato rinnovo del permesso di soggiorno dei cittadini Indiani sul nostro suolo”.

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