Cronaca
10 Marzo 2012
Reazioni unanimi contro la decisione dell'Anas e preoccupazione per il turismo dei Lidi

Superstrada ai 70 all’ora, un mare di proteste

di Redazione | 5 min

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Lo stato di dissesto in cui versa la superstrada Ferrara-Mare  sta scatenando un mare di proteste e reazioni, rivolte soprattutto all’Anas e alla sua decisione di abbassare ulteriormente i limiti di velocità da 90 a 70 km/h. Decisione contro la quale si è espresso l’intero Consiglio provinciale (vai all’articolo).

Oggi si registrano diverse prese di posizione sulla questione. Il consigliere regionale del gruppo Pd, Roberto Montanari, in un intervento in cui definisce la superstrada “una bara”, dichiara che “l’Anas deve ripristinare subito le condizioni di sicurezza”. “E’ ovvio – aggiunge Montanari – che in una situazione di pericolo qualcuno pensi di abbassare il limite di velocità, ma questo equivale ad una dichiarazione di impotenza. E’ una vergogna che non si garantisca l’ordinaria manutenzione. Il punto è risolvere i problemi ed è importante che tutte le istituzioni siano in campo chiedendo che l’Anas lo faccia rapidamente, compreso il dare la garanzia di ripristinare subito l’accesso diretto ai Lidi”.

Anche il senatore Alberto Balboni (Pdl) interviene annunciando la sua intenzione di depositare già da domani un’interrogazione al ministro competente “per denunciare quanto successo e chiedere un suo immediato intervento sull’Anas”. “La decisione pilatesca dell’Anas di limitare ulteriormente a 70km/h la velocità consentita sulla superstrada – commenta Balboni – aggiunge… la beffa al danno. Oltre alla difficoltà di percorrere una strada in condizioni precarie, adesso gli automobilisti dovranno preoccuparsi anche di beccarsi una multa per eccesso (si fa per dire) di velocità. Un pessimo biglietto da visita per la nostra costa, proprio all’inizio della stagione turistica. Sembra quasi una ritorsione dell’Anas per non aver ottenuto il pedaggio che voleva introdurre l’anno scorso. O, peggio,  una sorta di ricatto per costringere il Governo ‘tecnico’ a concedere ciò che non concesse quello ‘politico’ allora in carica”. “Comunque sia – clonclude il senatore ferrarese – rispondo all’appello di tutto il Consiglio provinciale che sono al loro fianco in questa battaglia. Presidente della Provincia, sindaci, consiglieri regionali, parlamentari, associazioni imprenditoriali devono unirsi in una corale manifestazione di sdegno e pretendere l’immediato ripristino del manto stradale danneggiato e delle condizioni di sicurezza per riportare il limite a 90km/h”.

In merito alle decisione dell’Anas si aggiunge la dichiarazione del direttore della Cna di Ferrara, Corradino Merli. “Lo stato di dissesto e di trascuratezza della superstrada Ferrara–Lidi – ribadisce – è giunto ormai a livelli inaccettabili. Ciò, tenendo conto che si tratta di una arteria stradale strategica per la nostra provincia e non solo, che accoglie quotidianamente e in ogni stagione, un elevato traffico sia privato, che commerciale. Durante il periodo estivo, poi, la Superstrada Ferrara Mare rappresenta l’unica vera possibilità di collegamento per il turismo”. “Risulta perciò, davvero insopportabile – precisa Merli – il maldestro tentativo dell’Anas di rattoppare la situazione con un abbassamento dei limiti di velocità a 70 km orari e l’uscita obbligatoria a Comacchio, probabilmente nell’intento di  disimpegnarsi dalle proprie responsabilità rispetto alle pessime alla condizioni cui è stata ridotta la Ferrara Mare, in seguito all’incuria di anni e alla incapacità di garantire una manutenzione di tale arteria degna di ogni Paese civile. Al degrado non si può rispondere altro che intervenendo, quanto prima, per la risistemazione di un asse stradale, indispensabile, tra l’altro, per assicurare il collegamento con il nuovo Polo ospedaliero di Cona, di prossima apertura”. “Ridurre la velocità del traffico a ritmi da lumaca e chiudere l’ultimo tratto di collegamento con la Romea – conclude il direttore Cna – significa, di fatto, disincentivare l’uso della Superstrada e, quindi, l’interesse di potenziali turisti verso ampie zone di grande pregio della nostra provincia, come quella del Delta. Per quanti dovranno continuare, necessariamente, a percorrere la Ferrara Mare sarà persino peggio, perché non sarà resa di fatto possibile alcuna alternativa nei propri spostamenti. Dunque, un pessimo servizio, da qualsiasi parte lo si voglia considerare. Per questo, chiediamo all’insieme delle istituzioni ferraresi di mobilitarsi nei confronti dell’Anas, non solo per bloccare il nuovo limite di velocità, ma soprattutto perché si ponga finalmente mano ad una seria opera di riassetto della Superstrada: obiettivo per il conseguimento del quale la nostra Associazione non farà sicuramente mancare il proprio convinto appoggio”.

Quindi l’Ascom di Ferrara, che per voce del commissario Mauro Spinelli e del direttore Davide Urban, si definisce amareggiata rispetto alla decisione assunta dall’Anas. “Ci sarebbe da ridere se fosse una barzelletta”, commentano Spinelli e Urban, per i quali è grave che a oltre un mese dall’emergenza maltempo ancora non si sia mosso nulla, ma ancor più grave che tale situazione sia diventata “un colpo pesante per il turismo, gli operatori alberghieri, per i ristoratori dei Sette Lidi di Comacchio che vedono vanificati i lori sforzi da questa strozzatura nei collegamenti stradali”, promettendo di far sentire la voce dell’Ascom in Regione, in Provincia e presso l’Anas.

Fra la serie di reazioni non poteva mancare quella di Unindustria, che attraverso il presidente Riccardo Fava rende nota la propria preoccupazione. “Un’ordinanza di tale impatto – sottolinea Fava – non può non recare un termine finale. Abbiamo il terrore che ciò oggi è provvisorio lo  resti a tempo indeterminato e molto a lungo. Non possiamo permettercelo, non in questo momento, per giunta”. “Un territorio cresce  – è la convinzione di Unindustria – se crescono tutte le sue articolazioni, quelle produttive, quelle economiche, quelle sociali. Ma la crescita è anche compito di chi ha responsabilità di tipo pubblico, che deve adempiere correttamente ai compiti che gli vengono attribuiti, in tale caso l’Anas prima di altri. La componente infrastrutturale ne è uno snodo determinante, essenziale. E la superstrada Ferrara Mare un tassello importantissimo per il tessuto produttivo, manifatturiero, turistico e logistico”. “Tuttavia – è la conclusione di Fava – oltre ad essere pronti a svolgere il nostro ruolo nelle sedi più opportune, intendiamo anche precisare che deve essere assolutamente evitato il fatto che, ora, l’attenzione alla soluzione di un problema grave, ma contingente, faccia distogliere l’attenzione dai temi della progettazione delle grandi opere. La nostra provincia ha bisogno più che mai che ad un mantenimento e miglioramento dell’esistente, in termini di infrastrutture di ogni genere, a partire da quelle stradali, si affianchi un deciso irrobustimento con arterie nuove. Crediamo pertanto che l’attenzione debba essere tenuta molto alta su entrambi i fronti, siano essi quelli ordinari o dell’emergenza, siano quelli della realizzazione dei grandi interventi nuovi”.

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