Cronaca
14 Dicembre 2011
Adiconsum: “Leggeremo il testo; noi andremo dritti per la nostra strada”

Cosap, anche il Comune ha una sentenza a favore

di Marco Zavagli | 2 min

Leggi anche

Ruspa show. La Procura chiede un anno per l’ex vicesindaco Lodi

La Procura di Ferrara ha chiesto la condanna a un anno per l'ex vicesindaco Nicola Lodi, finito a processo per il ruspa show del 2 ottobre 2019 quando, con tanto di giornalisti al seguito, la nuova amministrazione leghista decise di sgomberare il campo nomadi di via delle Bonifiche

Yaya Yafa morì sul lavoro. Cinque rinvii a giudizio

Cinque rinvii a giudizio, due patteggiamenti e un prosciolto. È quanto è stato deciso dal gup del Tribunale di Bologna nel processo per la morte di Yaya Yafa, il lavoratore 22enne della Guinea Bissau - residente a Ferrara - che nell'ottobre 2021 morì sul lavoro all'Interporto di Bologna

Lavoro nero nel Ferrarese: scoperti 9 dipendenti irregolari in 5 esercizi commerciali

Nel corso delle recenti festività primaverili, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara ha intensificato i controlli contro il lavoro sommerso, effettuando una serie di interventi mirati presso esercizi commerciali sparsi sul territorio estense e trovando nove lavoratori in nero presso cinque esercizi commerciali

Non c’è ancora una parola definitiva sull’applicabilità del canone per i passi carrai a raso. Dopo la sentenza che dava ragione al ricorrente (vai all’articolo), ora l’assessorato alle Attività produttive del Comune di Ferrara fa presente che con sentenza RG n.4622/2010 del 13/10/2011 il tribunale di Ferrara ha dato piena conferma dell’applicabilità del canone ai passi carrai a raso, evidenziando inoltre che il canone va applicato anche ai casi di abusivismo (passi carrai a raso non dichiarati).

Nel caso richiamato dall’amministrazione, il giudice Anna Ghedini respinge il ricorso di una cittadina contro Ica sostenendo che il canone di occupazione di suolo pubblico è previsto per comuni e province dal decreto legislativo 446m del ’97 e affermando che il pagamento del Cosap “è dovuto per il semplice utilizzo dell’area antistante l’accesso per gli interessi del proprietario frontista, area che altrimenti sarebbe destinata all’uso generalizzato della collettività”.

Per definire i passi carrai a raso, inoltre, il giudice Ghedini richiama gli articoli 2 e 3 del nuovo codice della strada (decreto legislativo 285 del ’92), specificando che per “strada” si intende l’area a uso pubblico destinata alla circolazione di pedoni, veicoli e animali; mentre per “marciapiede” quella parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti protetta destinata ai pedoni”. Il passo posto a livello della strada – queste le conclusioni – si configura quindi come occupazione di suolo pubblico, presupposto sufficiente e necessario per l’applicazione del canone.

“Si desidera sottolineare – commenta la nota dell’assessorato – come la sentenza metta chiarezza, sottolinei la corretta applicazione della norma e renda giustizia a quei cittadini che avrebbero continuato a pagare solo perché titolari di accesso carraio caratterizzato da abbassamento del marciapiede o dalla presenza di altro manufatto delimitante. Si sottolinea invece che la reale sottrazione all’uso generalizzato dell’area antistante l’accesso è determinata dalla tabella di divieto di sosta, obbligatoria in realtà anche per i passi cosiddetti a raso (art.22 Codice della strada)”.

La nota ricorda che sul sito del Comune di Ferrara (http://servizi.comune.fe.it/index.phtml?id=441) sono reperibili le informazioni relative alla definizione di passo carraio (art. 5) e ai casi di esenzione (art. 35) previsti dal Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico.

“Prendiamo atto della sentenza- commenta l’avvocato Paolo Picci di Adiconsum, che segue diversi ricorrenti e intende  proporre una azione comune contro l’amministrazione -, ma non potendone verificare, al momento, le motivazioni, non ci è possibile dare alcun giudizio. Noi, comunque, continueremo per la nostra strada”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com