Cento
11 Dicembre 2011
L'uomo, un quarantasettenne di Cento, arrestato di nuovo per pedinamenti e volantini diffamatori

Domiciliari, patteggiamento, carcere: lo stalker continua

di Redazione | 2 min

Cento. Dopo l’imposizione dei domiciliari, il patteggiamento e l’arresto, lo stalker non si arrende e ricomincia la propria attività di disturbo. L’uomo, S.S. le sue iniziali, è un quarantasettenne di Cento, che nel 2011 era già stato indagato per fatti analoghi, a danno di un uomo e – soprattutto – di una donna residenti in provincia di Modena, a Finale Emilia.

La persecuzione nei loro confronti ha lunga data: un anno di messaggini telefonici e di volantini di contenuto diffamatorio, nei quali S.S. pubblicava fotografie della donna e scriveva, fingendosi la propria vittima, per offrire prestazioni sessuali.

I carabinieri della stazione di Renazzo hanno seguito attentamente le sue operazioni e sono riusciti a portare in tribunale prove indiscutibili della sua colpevolezza. Già a luglio, dopo la denuncia, l’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari e in seguito all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, tuttavia questi provvedimenti non sembra abbiano scalfito le sue intenzioni. Nonostante le misure cautelari, e nonostante a luglio sia stata formalizzata presso il tribunale di Modena la condanna a un anno di reclusione per stalking (con il beneficio della sospensione della pena), le molestie ai danni dei due sono continuate come se nulla fosse, tanto da provocare in loro un grave stato di ansia e paura. A settembre quindi la seconda condanna, questa volta di un anno e otto mesi, ridotta di un terzo per il patteggiamento. Scontato questo periodo presso la casa circondariale, nulla sembra essere cambiato e si giunge quindi a dicembre con l’ennesima denuncia.

Di nuovo sono stati distribuiti volantini gravemente diffamatori, inoltre la donna è stata anche pedinata in automobile per diversi chilometri. Per S. S. si sono quindi riaperte le porte del carcere, dove è stato accolto in attesa dell’intervento dell’autorità giudiziaria.

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