(immagine di archivio)
I valori delle emissioni in atmosfera degli impianti di incenerimento, per quanto riguarda tutti i principali inquinanti, sono nettamente inferiori ai limiti di legge”. È quanto compare in un comunicato della giunta regionale sui risultati dello studio Moniter, promosso dalla Regione e coordinato da Arpa, sugli inceneritori di rifiuti urbani. Un comunicato che magnificava la praticamente assoluta ininfluenza dei termovalorizzatori sull’aria che respiriamo, prodigandosi nel rimarcare che “le indagini sperimentali, realizzate sul particolato presente in atmosfera, confermano I’attuale impossibilità di identificare una “traccia” dell’inceneritore e di distinguerla da altre fonti di inquinamento come ad esempio il traffico veicolare o il riscaldamento urbano”. E ancora: “per quanto riguarda gli effetti sulla salute umana, l’indagine epidemiologica non mostra un incremento del rischio né per le patologie tumorali né per la mortalità in generale”.
Eppure, in sede di presentazione dei risultati, proprio il presidente del comunicato scientifico, Umberto Terracini, “ha smentito il comunicato ufficiale della Giunta in cui i risultati dello studio venivano nascosti e falsati”. Lo denuncia Giovanni Favia, consigliere del Movimento 5 Stelle, presente in aula, che chiede a questo punto di sapere “il nome dell’assessore che ha autorizzato un simile comunicato e ne chiederò le dimissioni. Non basteranno delle semplici scuse, perché questo non è un errore veniale ma un peccato mortale: si gioca con la vita delle persone, è inaccettabile”.
Secondo il consigliere “la giunta ha commesso un falso a livello comunicativo, falsificando gli esiti dello studio Moniter (che costa 3,5 milioni di euro pubblici) sugli effetti sanitari degli inceneritori. Il tutto con la solita retorica politicante e rassicurante”.
Il professor Umberto Terracini, padre dell’epidemiologia italiana e presidente del comitato scientifico del progetto Moniter, è intervenuto alla fine del convegno dichiarando – secondo quantop riporta una nota del M5S: “Parlo a nome del comitato scientifico di Moniter, se il comunicato stampa della giunta dice quello che ha affermato Crosignani chiedo che venga immediatamente ritirato”.
Il caso è scoppiato in seguito all’intervento durante il convegno del professor Paolo Crosignani, direttore della sezione di Epidemiologia dell’Istituto Tumori di Milano, “che è intervenuto durante il convegno – chiarisce Favia -per denunciare le parole utilizzate dalla regione nel comunicato stampa ufficiale dell’evento, il quale escludeva qualsiasi rischio sanitario. Lo studio invece dice altro e diversi relatori come uno dei membri del comitato scientifico, il dottor Marco Martuzzi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, lo ha ben evidenziato sostenendo la ‘non totale assenza di effetti sanitari’ ed invitando al ‘principio di precauzione’ chiedendo che venissero in futuro analizzate le nano polveri e ‘vista la già cospicua presenza d’inceneritori in questa Regione sarebbe il caso di non vederne di più’”.
Non esattamente quanto riportato dal comunicato ufficiale, insomma. “Come MoVimento 5 Stelle riteniamo comunque lo studio Moniter non esaustivo – conclude Favia –. Lo strumento della ricerca epidemiologica in una pianura come quella Padana già molto ‘avvelenata’ e malata, difficilmente potrà dare risultati chiari ed evidenti. Mancano infatti dati e studi relativi alla diossina sulle tracce biologiche, in accensione e spegnimento dei forni (dove la diossina non viene filtrata dalle griglie) e lo studio sulle nano polveri, che sono quantitativamente la parte più rilevante delle emissioni. Inoltre gli impatti epidemiologici si potranno avere solo sul lungo termine. Per questo dovrebbe prevalere il principio di precauzione, visto che le alternative agli inceneritori esistono”.
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