Comacchio
15 Novembre 2011
Il complice era a Genova. Sarebbe il figlio dell’uomo già fermato dai carabinieri

Omicidio Guidi, fermato il terzo uomo

di Redazione | 2 min

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Luigi Milazzo

Porto Garibaldi. Cercavano il terzo uomo. E il terzo uomo è arrivato. I carabinieri hanno chiuso il cerchio delle indagini sull’omicidio di Rina Guidi, identificando e arrestando il presunto complice della coppia.

Nella mattinata di sabato scorso è stato rintracciato a Genova  e sottoposto al fermo di indiziato di delitto Luigi Milazzo, 21enne, nato a Genova, per i reati di omicidio e rapina aggravata in concorso con il padre Filippo e la convivente di quest’ultimo, Stefania Guidi Colombi, già sottoposti a fermo nei giorni scorsi per i medesimi reati.

Il fermo, disposto dal sostituto procuratore di Ferrara Barbara Cavallo, titolare del procedimento, è scattato in seguito alle risultanze investigative dei carabinieri di Ferrara e Comacchio, in stretta collaborazione con i colleghi del Ris  di parma.

Luigi Milazzo, stando agli indizi raccolti dagli investigatori, avrebbe partecipato, insieme alla coppia, lo scorso mese di settembre, alla rapina nella casa della 77enne Rina Guidi, finita poi tragicamente con la morte di quest’ultima.

Gli inquirenti, anche dopo l’arresto della coppia, avevano continuato in maniera serrata appostamenti e pedinamenti con l’ausilio di apposite dotazioni tecniche, riuscendo così a concentrare l’attenzione sul giovane, fino a rintracciarlo e fermarlo.

Le indagini tecniche del Ris di Parma ne dimostrerebbero la presenza e la partecipazione al delitto. Lo scorso mese di settembre, infatti, i tre complici si sarebbero trovati tutti insieme a Comacchio e a Codigoro nel giorno della rapina.

Le risultanze tecniche del reparto investigazioni scientifiche di Parma avrebbero poi certificato la contemporanea presenza dei tre sulla scena del crimine. Padre, convivente e figlio, peraltro, secondo le accuse loro mosse, avrebbero agito insieme anche in sede di vendita dei preziosi, rapinati nell’abitazione della vittima, ad un negozio di compravendita di oro  di Codigoro.

Alle operazioni di fermo, oltre ai reparti dell’Arma estense, hanno partecipato anche i carabinieri del comando provinciale di Genova.

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