Lettere al Direttore
1 Novembre 2011

La strage silenziosa di giovani

di Redazione | 3 min

C’è una strage silenziosa di giovani che si sta aggravando paurosamente: leucemie infantili, sarcomi e linfomi di Hodgking che si sommano ai tumori più conosciuti delle vie respiratorie o dell’intestino.

Un abisso di dolore e di tragedie familiari si consuma ogni giorno  nelle camere di ospedale, nelle case, nelle associazioni di famiglie  colpite direttamente. Il tutto nel silenzio totale dei grandi media, delle autorità sanitarie, della politica nazionale e locale che spesso fatica ad assumersi le responsabilità di scelte sbagliate e rischiose per la salute dei cittadini. La lunga discussione sull’impatto di inceneritore e turbogas a Ferrara ne è l’esempio più eclatante, ma credo sia urgentissimo indagare in maniera approfondita  anche sulle altre molteplici criticità ambientali dell’intero territorio regionale.

Quando ho sollevato il problema in diversi ambienti, ho spesso trovato  omertà, una sorta di pudore e rassegnazione. Come se questo problema riguardasse unicamente la sfera intima e personale delle famiglie, come fosse il  Male a cui non possiamo opporci, lo scotto da pagare per il nostro stile di vita, per il “benessere” a cui, si dice, non riusciamo a rinunciare.

Rassegnazione e silenzio che, non solo a Ferrara ma in tutta Italia (e nel mondo) da anni  vengono  barattate con il posto di lavoro, il quieto vivere, lo “sviluppo” e i servizi dell’area in cui si vive.

Ringrazio il M5S di Ferrara per aver risollevato il problema e confido che i suoi giovani rappresentanti che siedono in Regione stiano lavorando anche su questi temi.

Non aggiunge nulla tuttavia alla preoccupazione diffusa sapere che a Ferrara abbiamo “mediamente e statisticamente ” qualche numero più alto della altre Provincie, mentre mi unisco alla denuncia e all’indignazione per il silenzio generale su questa pandemia di cui nessuno parla perchè il più grosso business del terzo millennio  è proprio la nostra salute.

Il fiorire di cliniche private convenzionate e i profitti delle case farmaceutiche sono ben noti  e  dovrebbero far riflettere.

Chiediamo a gran voce un’indagine epidemiologica seria che una volta per tutte metta in stretta relazione le cause con gli effetti per ogni tipo di tumore. Perché se è nota la relazione tra inquinamento dell’aria e fumo con le gravi patologie  delle vie respiratorie, ancora nulla si dice riguardo a leucemie e tutti gli altri  che ho citato

Lanciamo anche un appello forte alla classe medica, la più qualificata a collaborare, affinché si crei un movimento allargato di operatori della sanità che si occupino del problema per poter  incidere poi sulle autorità preposte alla prevenzione. Il tutto in tempi strettissimi, vista l’entità dell’impatto umano, sociale e anche economico.

Prevenzione deve diventare la parola d’ordine nel campo della sanità e i soldi che vengono ogni giorno spesi per curarci (spesso male) da queste malattie terribili devono andare a ricerca epidemiologica, divulgazione e soprattutto tutela della salute e dell’ambiente.

Smettiamo di chiedere  per i nostri  figli e nipoti sempre più ospedali, medicine, cure nuove più o meno efficaci, servizi sociali di sostegno alla malattia, ecc..

Chiediamo più salute.

M. Teresa Pistocchi, Grilli Estensi

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