Cronaca
15 Ottobre 2011
Inaugurato il nuovo centro di cultura islamica di Via Traversagno

Una moschea aperta a tutti

di Redazione | 2 min

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Taglio del nastro per il nuovo centro di cultura islamica di Ferrara. “La nostra associazione culturale è nata per rispondere alle esigenze della collettività – ha detto Osama Murshed, portavoce della comunità musulmana locale, dando inizio all’inaugurazione della nuova sede di Via Traversagno, non prima che venisse offerto agli ospiti del tè preparato secondo la tradizione del Marocco – e vuole essere un punto di incontro e di orientamento, dove si svolgeranno attività culturali e momenti di preghiera, e dove chi vorrà conoscere questa cultura sarà il benvenuto. Il nostro centro è sempre aperto a tutti i cittadini di Ferrara”.

“La comunità islamica – ha ricordato Murshed – che è presente nel territorio ferrarese fin dagli anni ’70, è cresciuta molto e comprende persone di diversa provenienza, dal Pakistan fino al Marocco. Questo nuovo centro, che è stato acquistato da una società con un contratto di vendita privato e nel quale ci trasferiamo dal precedente di Via Foro Boario, ci dà la possibilità di accogliere la nostra comunità. Siamo contenti che abbiate risposto al nostro invito”.

Ringraziamenti accolti dall’assessore comunale all’Immigrazione Chiara Sapigni, sottolineando come “il dialogo e il confronto devono tenere conto della diversità delle culture, perché integrazione non vuol dire omologazione”.

“Religione, cultura e lingua sono aspetti specifici della vostra associazione – ha detto l’assessore rivolgendosi alla comunità islamica – che si impegna a mantenere vive anche attraverso l’insegnamento della lingua d’origine ai giovani, oltre all’italiano. Rivolgo a voi, quindi, l’invito ad avere, attraverso la religione, un ulteriore canale di comunicazione e di dialogo in vista di una società coesa, fondata sul rispetto reciproco e non sulla prevaricazione, in un’ottica di esperienza di condivisione, come è la vostra. Per questo cercheremo di attivare nuovamente gli incontri di studio e approfondimento sulle religioni”.

Il nuovo centro culturale islamico, che sorge al posto di un’officina meccanica e ha una superficie complessiva di 700 mq suddivisa in due piani, potrà accogliere, a lavori ultimati, circa 350 persone. Dotato di bagni, luoghi per i lavaggi prima delle preghiere e posti per disabili, è basato sul volontariato e l’autofinanziamento.

“Preferiamo essere integrati nel territorio locale – ha spiegato Murshed – piuttosto che ricevere, come avviene in altri luoghi, donazioni da parte di un paese di nostra provenienza, che potrebbe creare dissapori”.

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