Lettere al Direttore
6 Settembre 2011

La scuola virtuale del ministro Gelmini

di Redazione | 5 min

Il Coordinamento Istruzione Pubblica di Ferrara intende smentire categoricamente il giudizio con cui il Ministro Gelmini ha dipinto la scuola italiana nella conferenza stampa di fine agosto.

I numeri insignificanti ed i toni anestetici usati sono stati scegli appositamente per offrire l’idea della scuola pubblica come un’oasi di quiete e per tranquillizzare le famiglie rispetto al regolare avvio dell’anno scolastico.

Numeri e toni però sono falsati da un’informazione volutamente deviata.

Ad esempio annunciare che “l’anno scolastico 2011-2012 registra un totale di 7.830.650 alunni  iscritti” senza comunicare il numero delle scuole accorpate, delle classi eliminate, dei docenti sottratti e del personale ATA tagliato, significa nascondere la riduzione del tempo scuola, la sottrazione di risorse, il numero sempre più elevato di alunni per classe, i problemi legati alla sorveglianza e alla sicurezza degli edifici scolastici.

Annunciare che “si stanno completando le assunzioni  di 66.00 unità di personale di cui circa 30.000 docenti e 36.000 personale ATA” senza aggiungere quanto personale è stato tagliato in questi tre anni e quanto se ne taglierà nei prossimi, rivela la malafede di chi, con l’alibi del risparmio, sta distruggendo la scuola pubblica.

Affermare che “il numero dei docenti di sostegno in Italia si attesta a 94.430 unità, il livello più elevato mai raggiunto” non significa nulla se non lo si rapporta con il numero totale degli alunni con disabilità. Il ministro si guarda bene dal fare questo raffronto altrimenti tutti si accorgerebbero degli ulteriori drammatici tagli operati sul personale e delle gravissime conseguenze per l’integrazione degli alunni.

Parlare di “classi a tempo pieno aumentate” equivale a dire una bugia enorme; le famiglie sanno perfettamente che le loro richieste di tempo pieno o di tempo scuola aggiuntivo non sono state prese in considerazione; al contrario i genitori hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione dai dirigenti scolastici della riduzione del tempo scuola.

Comunicare che “partirà dal prossimo anno scolastico una nuova filiera formativa strettamente ancorata al mondo del lavoro” senza richiamare il “collegato lavoro” (legge Sacconi) vuol dire coprire l’idea scandalosa che l’obbligo scolastico si possa assolvere anche andando a lavorare a 15 anni.

Al ministro poi non è mancato il coraggio di asserire che la manovra «non avrà effetti diretti sulla scuola» come se: il blocco degli scatti di anzianità, gli stipendi congelati fino al 2014, gli organici del personale docente e Ata bloccati (in presenza di un continuo aumento degli studenti), l’aggregazione delle piccole scuole in istituti mastodontici e sovraffollati, i presidi dimezzati costretti a dirigere più istituti, il TFR liquidato dopo due anni, la tredicesima rateizzata, le festività civili abrogate, i fondi tagliati  alla scuola pubblica ed i contributi assegnati con regolarità alle scuole private, non fossero energiche picconate dirette sulla scuola pubblica.

Il ministro Gelmini avrebbe almeno dovuto ricordare nella stessa conferenza stampa che il Consiglio di Stato, il 29 luglio scorso, ha emesso una sentenza che conferma l’illegittimità dei tagli operati dal suo governo. Il Consiglio infatti ha ribadito che i Decreti Interministeriali non hanno rispettato gli iter procedurali previsti dalla normativa vigente.

Ma non lo ha fatto perché non è interessata a conoscere e a difendere la scuola pubblica; il ministro Gelmini non può e non vuole confrontarsi con chi invece la scuola la conosce bene.

La situazione reale è ben nota invece ai dirigenti scolastici, ai docenti e al personale Ata ed ora anche alle famiglie che si stanno accorgendo di tutte le sottrazioni operate da un governo che non ha a cuore il futuro delle giovani generazioni.

Il Coordinamento Istruzione Pubblica di Ferrara continuerà a creare occasioni di incontro per informare i cittadini, per raccontare la scuola vera e vissuta, per evitare la normalizzazione, per evidenziare le contraddizioni di chi sta distruggendo il sistema della pubblica istruzione, per costruire maggiore consapevolezza, per valorizzare la scuola di tutti e per tutti, per resistere e per edificare una società alternativa che abbia nel bene comune della conoscenza il suo fondamento e obiettivo.

Come insegnava don Lorenzo Milani ai ragazzi di Barbiana, due sono  le leve per cambiare le leggi ingiuste: il voto e lo  sciopero. E poiché in questo momento ci è impedito lo strumento  democratico del voto, condividiamo la scelta del più grande sindacato italiano di usare il più importante strumento di lotta  nonviolenta di cui il movimento sindacale è custode: lo sciopero generale.

Invitiamo pertanto ad aderire allo sciopero proclamato dalla CGIL e a partecipare tutti alla manifestazione perché:

  • come genitori ed insegnanti riteniamo che i tagli che questo governo ha apportato alle risorse e al personale della scuola siano insopportabili ed illegittimi;
  • le cosiddette riforme introdotte, non avendo assolutamente nulla di didattico alla base, stanno cancellando le migliori pratiche della scuola pubblica;
  • non investire sulla scuola vuol dire anche attaccare il diritto uguale per tutti, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali di partenza, di godere delle stesse opportunità di istruzione, con i più alti livelli di professionalità, nel rispetto delle differenze individuali;
  • le campagne ideologiche contro i docenti, i dirigenti, il personale ATA hanno come unico scopo quello di smantellare definitivamente la scuola pubblica e spingere le famiglie a scegliere quella privata.

Diamo appuntamento a chiunque voglia manifestare con noi a martedì 6 settembre 2011 alle ore 9 a Porta Paola, da cui il corteo partirà lungo il seguente percorso: via Baluardi, via Spronello, via Scienze, via Terranuova, corso Giovecca, corso Martiri della Libertà e infine piazza Trento e Trieste a Ferrara.

Il ritrovo è dietro allo striscione: “Si scrive scuola pubblica si legge democrazia” del Coordinamento Istruzione Pubblica di Ferrara.

Coordinamento Istruzione Pubblica di Ferrara

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