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24 Agosto 2011
Sarà Stefano Incerti il nuovo presidente della giuria di Controcampo italiano

Bertolucci consegnerà a Bellocchio il Leone d’oro alla carriera

di Redazione | 3 min

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Bernardo Bertolucci all’ultimo PesaroFilmFest (© Photo Franco SANDRI, A.I.R.F.)

Il regista Bernardo Bertolucci consegnerà a Marco Bellocchio il Leone d’oro alla carriera della 68a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel corso della cerimonia di premiazione che avrà luogo venerdì 9 settembre 2011, alle ore 17 nella rinnovata Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia).

”Mi onora e mi commuove che sia Bernardo Bertolucci a consegnarmi il Leone – ha dichiarato Marco Bellocchio – Pur percorrendo strade diverse, c’e’ sempre stata tra noi due reciproca attenzione, stima ed affetto. Due prestigiosi premi alla carriera (la Palma alla carriera a Bernardo e il Leone a me) nello stesso anno sono, oltre che un riconoscimento artistico importante, l’immagine di una ripartenza per altre avventure umane e artistiche che spero possano durare ancora a lungo”.

Sarà dunque una cerimonia di premiazione all’insegna delle sorprese che verrà aperta con la proiezione del film-omaggio Marco Bellocchio, Venezia 2011 (12’) che il regista Pietro Marcello (Il passaggio della linea, La bocca del lupo) ha realizzato per l’occasione e che ripercorre l’opera del grande regista.

Straordinaria ‘autobiografia attraverso i film (a partire dai provini di ammissione al CSC e dal potente primo corto Abbasso il zio, usato come filo conduttore) il film breve di Pietro Marcello riesce a ripercorrere in 12 minuti l’iter creativo del regista piacentino, colto nella sua continua ricerca di una trascrizione della realtà, così come la interpretiamo nei sogni.

Ben nota è la sua lunga collaborazione con lo psicanalista Massimo Fagioli.

Poema visivo e sinfonico (firmatissimo da Ennio Morricone, Nicola Piovani, Carlo Crivelli), Marco Bellocchio, Venezia 2011 è scandito da ‘un’andata e ritorno’ continui tra il passato e il presente (le sequenze che Marcello ha girato in luglio a Bobbio: il Bellocchio dell’officina permanente e dei progetti continui) – il ritratto fuori dal comune di un cineasta fuori dal comune.

A seguire, la versione di Nel nome del padre (1971) ‘rivisitato’ (ripensato, rimontato, rimixato) da Marco Bellocchio (80’).

Per la prima volta, non un restauro ma una nuova opera inedita ed ‘attuale’, realizzata dal regista a partire dai materiali del film stesso. Un esemplare director’s cut che invece di durare parecchi minuti di più, risulta più corto rispetto alla prima edizione:  80, per questa nuova versione ‘redux’ di Nel nome del padre, contro i 105 del film uscito nelle sale nel 1971.

Venendo invece all’organizzazione, Stefano Incerti, regista italiano di chiara fama, sarà il nuovo presidente della Giuria della sezione Controcampo italiano, dopo la rinuncia – per motivi personali – della regista Roberta Torre.

Incerti ha ottenuto lo scorso anno con il suo ultimo film, il controverso Gorbaciof – interpretato da un comunque sempre strabiliante Toni Servillo successo di pubblico, ma, soprattutto, di critica alla 67a Mostra di Venezia (dove si era già rivelato nel 1995 con Il verificatore, opera prima e vero gioiello, nel suo genere), successo replicato al Festival di Toronto e nel circuito internazionale dei cine-festival. Il film è in uscita in Francia ed è stato venduto in numerosi altri territori quali Gran Bretagna, Spagna, Belgio, Olanda, Irlanda e Grecia.

Per la Giuria di Controcampo italiano si confermano il regista e sceneggiatore Aureliano Amadei, vincitore del Premio Controcampo italiano 2010 con 20 sigarette (film vincitore anche di quattro David di Donatello e due Nastri d’argento) e l’attrice emergente Cristiana Capotondi, tra le rivelazioni del cinema italiano degli ultimi anni, applaudita l’anno scorso in La passione di Carlo Mazzacurati, in concorso a Venezia 67.

Stefano Incerti è nato a Napoli nel 1965. Fa parte, dunque, a pieno titolo, degli eredi del teatro napoletano migliore ‘prestati’ al cinema quali Antonietta De Lillo, Mario Martone e Pappi Corsicato.

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