Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della presidente della Provincia, Marcella Zappaterra, sul tema dell’imposta di soggiorno, argomento che in questi giorni ha sollevato polemiche e che la Zappaterra affronta mettendo sul tavolo un’ipotesi, quella di trasformare la ‘tassa’ in un ‘bonus’.
“Il dibattito di questi giorni sulla facoltà offerta dal Governo di introdurre l’imposta di soggiorno per le località turistiche ha il grande merito di richiamare l’attenzione su un tema trattato molto spesso con troppa superficialità. I punti di vista sono diversi, ma tutti devono fare i conti con una variabile in più e cioè la mancanza oggettiva di risorse. E’ normale (quasi scontato) che un Comune, come ogni altro Ente Locale, oggi alle prese con una difficoltà straordinaria di fare quadrare un bilancio sempre più complesso, prenda in considerazione la possibilità di utilizzare uno strumento, previsto dal Governo stesso, come rimedio al problema”.
“Se ci fermassimo agli aspetti ragionieristici non vedrei molte altre alternative alla “tassa di soggiorno”, ma quello che oggi ci viene richiesto è uno sforzo in più: quello di andare oltre la banale evidenza per capire come sfruttare al meglio le potenzialità non ancora completamente espresse dall’intero sistema turistico”.
“Mi riferisco alla necessità di calarci completamente nella realtà turistica locale per capirne i limiti ma soprattutto le opportunità. Non si tratta di avviare una polemica sulle responsabilità e le colpe, l’unico modo per vincere tutti è giocare a favore del sistema nel suo insieme non contro una parte di esso”.
“I limiti del sistema attuale sono in gran parte riconducibili al fatto che nel passato non si sia ritenuto di sperimentare politiche e strategie di coinvolgimento totale degli attori che compongono la complessa catena dell’offerta turistica. La sostanziale autonomia economica dei singoli non ha agevolato la creazione della squadra che adesso invece diventa indispensabile per sopperire alla carenza di risorse. E’ proprio questo l’obiettivo sul quale dobbiamo lavorare per fare un passo avanti. Proviamo ad immaginare una realtà in cui l’albergatore diventa un vero e proprio venditore della propria realtà turistica, non solo del servizio di pernottamento (che rappresenta solo una parte dell’esperienza turistica). E così per i ristoratori, le guide turistiche, ecc. In quest’ottica, dovremmo immaginare strumenti per sfruttare ogni contatto con il turista per convincerlo ad ampliare la propria esperienza nel territorio, consapevoli che ad ogni minuto in più speso, corrisponde un proporzionale ritorno economico”.
“Cosa c’entra con l’imposta di soggiorno? Dovremmo cercare di trasformarla in un bonus di soggiorno, un invito ad acquistare un’offerta più ampia di servizi a condizioni oggettivamente convenienti per l’ospite e contemporaneamente vantaggiose per il sistema che, aumentando i volumi, ridurrebbe l’incidenza dei costi fissi. I meccanismi vanno studiati, ma il concetto è quello di misurare la performance del singolo operatore rispetto alla capacità di promuovere e vendere l’intero sistema. Si tratta di passare dalla logica impositiva a quella propositiva nella quale è il turista stesso a decidere dove preferisce spendere i 2 euro in più. I presupposti ci sono tutti, compresa la presenza nella nostra provincia di operatori capaci e virtuosi, che hanno dimostrato nel tempo di far crescere le proprie aziende rendendole un vanto per tutti noi. Mi riferisco in particolare a quelli, e non sono pochi, che in questi anni difficili hanno investito per rinnovare le strutture e per formare il personale e che oggi sono i primi a capire di avere bisogno degli altri. Come Provincia continueremo a lavorare per aiutare questo sistema a crescere, affiancando ad esempio gli operatori con attività di formazione sulla conoscenza del territorio. In sette anni sono state oltre 1.300 le presenze alle “Lezioni di territorio”. Grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio, entro l’anno presenteremo un nuovo portale turistico con numerosi strumenti multimediali già contenuti nell’attuale. A settembre ci sarà una serie di appuntamenti e un’importante iniziativa di valorizzazione del percorso ciclabile “Destra Po” che quest’anno compie dieci anni e che grazie al lavoro che stanno svolgendo i Comuni si presenterà in una chiave nuova, con servizi che vedranno la bicicletta abbinata alla barca e al treno”.
“In questa logica, nel ruolo che compete alla Provincia e rispettando l’autonomia decisionale dei Comuni, siamo lieti di fornire ai Comuni di Ferrara e di Comacchio tutta la disponibilità ad approfondire insieme il tema dell’imposta di soggiorno, cercando di trovare insieme lo strumento ideale per trasformarla in un bonus”.
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