Per il copparese Giovanni Mazzorana si sono aperte le porte dell’Arginone in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Venezia, per un cumulo di pene da espiare di 1 anno e 6 mesi. Condanne per truffa ed esercizio abusivo di una professione. Il suo nome è già noto alle cronache proprio in relazione ai suoi trascorsi tutt’altro che trasparenti. Diversi anni fa il copparese (anche se originario di Longarone, in provincia di Belluno) era stato condannato per truffa a Udine per aver promesso in televisione guarigioni a pazienti malati anche gravemente, mentre successivamente l’accusa di truffa nei suoi confronti ha riguardato il fatto che facesse sottoscrivere contratti pubblicitari a commercianti ignari per la messa in onda su tv locali di spot pubblicitari, che lui stesso girava a prezzi stracciati con l’aiuto di un cameraman. Spot di cui però le emittenti locali non erano affatto a conoscenza, salvo alcune che però avevano già tagliato da tempo i ponti con Mazzorana, considerandolo non affidabile.
Metodi che il 55enne copparese avrebbe utilizzato anche in Veneto, tanto da aver accumulato diverse denunce sfociate poi in condanne e in un cumulo di pene che ora dovrà scontare.