Lettere al Direttore
5 Luglio 2011

Grillo e No-Tav, eroi solo i manifestanti pacifici

di Redazione | 3 min

Gent. Direttore,

mi permetto di intervenire in merito alla questione No Tav- Beppe Grillo. Dato che il Mov5stelle da lui patrocinato non è un partito, con gerarchie pensanti e ciechi esecutori, premetto che parlo a nome personale, come potrebbe fare qualsiasi altro attivista o simpatizzante. Trovo prima di tutto curioso che su Grillo e sulla sua vision politica sia esercitato da anni un certo silenzio-stampa, mentre oggi su tutti i media si sprechino i faccioni di Beppe, per farlo apparire amico dei black bloc. Come mai, prima e dopo i gli ultimi referenda, ci si è dimenticati di dire, ad esempio, che due delle 5 stelle del movimento sono proprio la difesa dell’acqua pubblica e delle fonti rinnovabili, contro il nucleare? In questi giorni di possibile campagna pre-elettorale, invece, ci si è affrettati a riprendere il nostro insieme ai dimostranti in Val di Susa.

Non sarà per caso strumentale? A favore della TAV c’è uno schieramento bipartisan, che appoggia da una parte le aziende della moglie dell’ex-ministro Castelli e dall’altra le cosiddette “Coop rosse”. Ě uno dei motivi per cui Grillo dice che il Pdl è uguale al PD-l…Allora non si può lasciarlo impunito e lo si presenta  come un eversivo sobillatore di terroristi. Con buona pace dei “benpensanti” di destra e di sinistra, che vorrebbero tanto stigmatizzarlo davanti al “popolo”, posso testimoniare che non è così.

Come si è già dimostrato a Reggio Emilia davanti a Schifani o negli incidenti pre-elettorali di Milano, Grillo e il Mov5stelle prendono le distanze dai violenti  Se andate a vedervi il filmato del suo intervento in Val di Susa, Grillo chiama “eroi” i manifestanti pacifici del corteo legalmente autorizzato.

Questi fatti sono documentabili anche dai video postati su internet, a differenza dei titoli e sottotitoli sottilmente diffamatori apparsi sui giornali. Personalmente, aggiungo che anch’io ho forti perplessità che la TAV rappresenti davvero l’interesse pubblico: 17 miliardi spesi per rifare in maniera colossale una linea già esistente, mi sembrano una offesa per quei pendolari che in tutte le province vedono ogni giorno sopprimere la manutenzione e le linee dei treni. I trasporti pubblici devono essere al servizio non dell’immagine di un paese, ma dei suoi abitanti. Non a caso questa è un’altra delle 5 stelle del movimento di Grillo.

E sono ancora più perplesso davanti all’insistenza dell’intervento in Val di Susa, la cui popolazione è contraria, anche in cambio di forti compensazioni in denaro. Le case espropriate, un impatto ambientale devastante sul regime delle acque e l’inquinamento da amianto non sono effetti collaterali sufficienti a fermare il progetto? E gli appalti già ottenuti da aziende in odore di mafia, nemmeno? Su questi allarmi Grillo è comunque in buona compagnia: basta documentarsi su un report della Gabanelli.

Ma questa giustamente non si tocca: fa audience ed è  un’icona anche dei radical-chic (finché non creerà un movimento indipendente contro i partiti). Concludo, per non parlare della diga del Vajont, ricordando un altro intervento devastante sull’arco alpino, voluto “in nome dell’interesse nazionale”: in Alto Adige, vicino a Resia, vennero sommersi alcuni paesi e borgate, per creare artificialmente un bacino idroelettrico. Ancora oggi le amministrazioni locali lo ricordano come uno degli interventi più autoritari, razzisti  e antidemocratici operati dall’Italia fascista…

Tommaso Mantovani, consigliere di circoscrizione Ppf/MoV5stelle

 

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