Un nuovo triste ventennio. Bolla così Massimo Cacciari l’era del berlusconismo, dalla quale si augura che si possa uscire quanto prima. Nel pomeriggio di ieri il politico filosofo, giunto a Ferrara in occasione della presentazione del libro di Pico della Mirandola “Dell’Ente e dell’Uno” di cui ha curato la postfazione, è stato intervistato da Estense.com, che ha chiesto all’anima critica del centrosinistra un’analisi della situazione a livello nazionale in vista dei ballottaggi e uno sguardo sullo scenario politico nazionale che si è delineato alla luce dei risultati elettorali di Milano e Napoli.
“Al di là della sorpresa per i numeri – ha detto Cacciari – i risultati elettorali del primo turno hanno sottolineato la saturazione di tanta parte della nostra gente e anche del ceto medio, borghese e moderato nei confronti di Berlusconi. Il Paese non ne può più – ha commentato il filosofo di Venezia – e io credo che non ne possa più neanche la Lega e anche metà del Pdl. La situazione è ormai insostenibile – ha sottolineato Cacciari – e bisogna uscire al più presto da questo triste ventennio”.
Ma la strada non è in discesa per gli avversari di Berlusconi. “Guai al centro sinistra però – ha ammonito il filosofo – se pensa che con questo ha risolto i suoi problemi perché se continuiamo ad andare avanti a vincere le elezioni solo perché l’altro è a pezzi e non perché abbiamo una strategia di governo o una coalizione efficace allora il Paese continuerà ad andare a rotoli”.
“Bene che ci sia questo segnale per cui sembra che Berlusconi sia in procinto di togliere il disturbo – ha evidenziato Cacciari – ma certamente questo non è sufficiente per costruire un’alternativa di governo. Spero – ha concluso il filosofo -che il centro sinistra lo sappia, spero che lo sappia anche il cosiddetto nuovo polo e spero che inizino ad organizzarsi come si deve in vista di governare il paese e non semplicemente di mandare a casa Berlusconi”.
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