Economia e Lavoro
1 Febbraio 2011
La Filctem giudica l’Accordo di programma. Tutto pronto per le bonifiche

Turbogas, aspettative realizzate a metà

di Redazione | 3 min

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Una riflessione a distanza di più di due anni dalla sottoscrizione del secondo Accordo di programma petrolchimico. È quella svolta dalla Filctem della Cgil, che ha promosso presso la Coop Lavoranti in Legno un’iniziativa sul tema ‘Polo Chimico e Zona Industriale: le bonifiche e l’energia, i progetti industriali e la ricerca’.

Per Luca Fiorini, segretario provinciale, le aspettative riposte nella costruzione della centrale a turbogas “si sono realizzate solo in parte”, dato che “rispondere all’oneroso costo dell’energia rimane un obiettivo da perseguire”. L’Accordo di Programma prevede anche il monitoraggio della qualità dell’aria, ma “ancora non sappiamo se si sia raggiunto un accordo che permetta di fornire un quadro ai cittadini”, mentre per quanto riguarda la bonifica della falda profonda “si è concluso il procedimento di autorizzazione del piano, non c’è da aspettare oltre per cominciare l’intervento”. Il sindacalista ha poi ricordato che “in due anni di crisi abbiamo perso poco più di cento posti di lavoro diretti, meglio che in altre realtà”, sia per la “riduzione quasi fisiologica nelle aziende dell’Eni” sia per “effetto vero e proprio della crisi”. Sul secondo aspetto ha pesato “un utilizzo poco chiaro della finanza”, e ora LyondellBasell “si è data un meccanismo di remunerazione del capitale che pare ripercorrere quei percorsi”.

Questo “penalizza le attività di ricerca di default, ma il Centro Ricerche va difeso a tutti i costi”. Rossella Zadro, assessore comunale all’Accordo di Programma, ha risposto su alcuni punti: “manca solo la firma di alcune aziende e poi la Ifm, il consorzio che si occupa della logistica del polo, potrà indire le gare per le bonifiche, le imprese hanno fretta”. Per quanto riguarda la qualità dell’aria “funzionano la centralina di Cassana-Mizzana e un presidio mobile al Barco, che sarà sostituito da una centralina”.

È quindi intervenuto fuori programma Gabriele Mei, direttore del Centro Ricerche ‘Giulio Natta’: “ogni cambio di proprietà ha in parte modificato le nostre linee di ricerca, ma siamo sempre rimasti un centro di eccellenza. Facciamo ricerca industriale, non accademica”. Per il futuro gli obiettivi sono “capacità di innovazione e managerialità”. “Non siamo soddisfatti di come sta andando il secondo Accordo di Programma – ha esordito Giuliano Guietti, segretario generale della Cgil ferrarese -, accogliamo soddisfatti le dichiarazioni di Zadro, ma sono passati due anni dalla firma e già altre volte sembravano concretizzarsi gli obiettivi”.

Per il Petrolchimico “al momento non vediamo progetti di investimento significativi, e nella chimica o si investe o si muore”. Guietti ha segnalato anche la crisi delle relazioni sindacali: “quando il ruolo del mercato non è contemperato da una trattativa tra le parti si rischia l’impoverimento del patrimonio industriale”.

Gian Carlo Muzzarelli, assessore regionale alle Attività produttive, ha svolto alcune considerazioni sulla situazione emiliana e ha criticato il Governo per l’assenza di politica industriale (“i pochi imprenditori che hanno ancora il coraggio di andare in giro oltre che soli sono pure sputtanati”) e i tagli dei trasferimenti alla Regione. Gian Piero Ciambotti, segretario nazionale della Filctem, ha infine descritto la situazione di alcuni stabilimenti chimici italiani.

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