Cronaca
23 Gennaio 2011
E' l'accusa del medico igienista Gasparini e di alcuni residenti del Quadrante est

“Monitoraggio Cvm senza rigore scientifico”

di Redazione | 2 min

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Luigi Gasparini

“Il monitoraggio del Cvm nel quadrante est della città non sta avvenendo con rigore scientifico”. È questa l’accusa del medico igienista Luigi Gasparini e di alcuni residenti della zona. L’ultimo atto della lunga vicenda è iniziato il 13 ottobre scorso, in un incontro pubblico presso il centro sociale di via del Melo con un rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità, che sta svolgendo il monitoraggio dell’aria. In quell’occasione l’Iss ha comunicato verbalmente che anche il Cvm si sta rilevando per mezzo del ‘Radiello’. Questo strumento, un marchio della Fondazione Maugeri, è un campionatore passivo, che non fa dunque uso di aspirazione forzata e controllata dell’aria.

Ne è stato collocato uno proprio al centro di via del Melo e un altro all’interno della scuola di via del Salice; altri dovrebbero esserne piazzati in seguito. Poiché Gasparini e gli altri non hanno trovato una bibliografia sull’utilizzo di questo mezzo per monitorare il cloruro, si sono rivolti alla Fondazione, ottenendo come risposta che “non esistono applicazioni per il monitoraggio del Cvm con i campionatori Radiello”. “Quando per telefono ho detto al dottor Sacco della Fondazione che stanno usando questo strumento – ha raccontato il medico – mi ha risposto che è una cosa incredibile”.

Il 25 novembre trenta residenti nel quadrante est si sono quindi rivolti alla dottoressa Dall’Olio (responsabile dell’unità operativa delle bonifiche) per avere la conferma scritta che sia questo il mezzo utilizzato. Dopo che la dottoressa ha risposto affermativamente, anche a nome dell’Istituto Superiore di Sanità e sentita la Regione, il medico ha fatto la sua contromossa. Con una mail inviata ieri ha chiesto infatti a tutti gli enti coinvolti (Iss, Regione e Ausl) di convocare una conferenza dei servizi con audizione dei cittadini e la possibilità di svolgere osservazioni sull’attuazione del Piano di caratterizzazione. “Già tutte le analisi svolte dal 2003 al 2009 non sono scientificamente valide – ha ricordato Gasparini – come hanno riconosciuto anche Provincia e Arpa. Adesso non bisogna perseverare nell’errore e nello sperpero di soldi pubblici”.

I residenti fanno notare anche che il Radiello collocato al centro di via del Melo è posto all’altezza di un quadro inchiodato al muro, ad almeno due metri da pavimento, “ma il Cvm è più pesante dell’aria, dunque rimane a terra”. “Non sta a noi indicare un altro metodo per rilevare il cloruro – concludono – ma se abbiamo ragione, cosa che non ci auguriamo, stavolta qualcuno deve andare a casa”.

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