Oggi vi propongo un percorso di stranezze del Dialetto Ferrarese. Ovvero ciò che è cambiato da cent’anni circa a questa parte
Adio a la vecia
Quando ero un bambino e abitavo a Bondeno, era la Befana che mi portava i regali. La sera del cinque di gennaio mettevo una calza di lana davanti alla stufa
Teresina “quàtargàmb”
L’interprete di questa storia, è una piccola donna, colpita duramente dal destino: nel fisico, e nel sentimento più dolce, l’amore
Quasi un favola ecologica
Oggi vi propongo un vecchio, breve, racconto; un po’ ingenuo, quasi una favola. E’ datato, infatti lo scrissi quasi vent’anni fa
Madre Coraggio a Bondeno
Vi propongo un racconto, figlio del Terra Ferrarese. Si tratta d’una storia, raccolta a Bondeno alcuni anni fa, che ho riportato cambiando, o mascherando, nomi
L’autista di Rommel
Stavolta ho proposto un racconto “Ferrarese”, ma non in dialetto, in quanto raccolta nel nostro territorio e con protagonista un concittadino
“A tàula còj nòni”
Questa volta vi propongo un tenerissimo racconto, assemblato da alunni della quinta classe scuola primaria di Gaibanella
“Sei di Ferrara…majàl!”
Carissimi lettori di “Estense.com”, continuando a raccontarvi di modi di dire ferraresi, e la poetica (stavolta ironica), ora vado ad unire le due cose