Cronaca
15 Novembre 2022
Ieri definite trentacinque posizioni. Concordate pene a otto mesi per il falso e a un anno e otto mesi quando contestata anche la corruzione

Falsi vaccini, primi patteggiamenti per i pazienti delle due dottoresse

di Daniele Oppo | 1 min

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Otto mesi per il solo reato di falso. Un anno e otto mesi quando al falso si aggiunge la corruzione. Sono le pene concordate per i primi trentacinque patteggiamenti legati all’indagine sulle false vaccinazioni compiute dalle dottoresse Chiara Compagno e Marcella Gennari.

Si tratta di pazienti – e in un caso anche di una delle farmaciste coinvolte nella vicenda – che ottennero il green pass grazie alla certificazione di una vaccinazione contro il Covid-19 in realtà mai eseguita o eseguita in maniera fasulla come emerso dalle indagini della guardia di finanza (operazione nominata ‘Red pass’), coordinate dal pubblico ministero Ciro Alberto Savino.

Ieri all’ultimo piano del tribunale, dove ha sede l’aula del giudice delle indagini e dell’udienza preliminare, si sono tenute le prime udienze con decine di avvocati in paziente attesa del proprio turno. Dei trentacinque imputati, nove erano chiamati a rispondere anche per l’accusa di corruzione, ovvero di aver dato dei soldi – principalmente alla Gennari, per la Compagno nelle indagini è emerso un solo caso – in cambio della mancata vaccinazione e della certificazione utile per ottenere il green pass, in molti casi necessario per il lavoro.

Una seconda tranche di patteggiamenti è in calendario per giovedì 17 novembre e altre dovranno essere fissate.

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