Cronaca
10 Novembre 2022
Nuova udienza del processo ai Vikings/Arobaga. Al centro la struttura di comando a Ferrara

Mafia nigeriana, l’intercettazione: “Più associati in Italia che in tutta Europa”

di Daniele Oppo | 2 min

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Intercettazioni, il ruolo di primaria importanza a Ferrara di Emmanuel Okenwa, detto Boogye o Bugi, l’estensione territoriale dei Vikings/Arogbaga, il clan della mafia nigeriana al centro del processo che si sta celebrando a Ferrara.

Ieri sul banco dei testimoni il poliziotto Michele Rossini che, rispondendo alle domande del pm Roberto Ceroni, ha dato conto delle conversazioni intercettate tra i membri del gruppo, delineandone la struttura gerarchica.

Da varie conversazioni di Okenwa con altri esponenti del clan, in cui si usa spesso linguaggio ‘criptico’, si capisce anche la dimensione dell’organizzazione, il cui vertice pare risiedere in Inghilterra, ma il cui fulcro sta in Italia. Ad esempio, Emmanuel Albert, detto “Ratty” o “Raska” (coordinator di Padova), afferma, riporta Rossini, che “ci sono più associati in Italia che in tutta Europa”.

L’agente di polizia giudiziaria ha anche parlato di “Ubeba”, ovvero Anthony Odianose Lucky, che a Ferrara era il ‘coordinator’ e che era in particolare una sorta di amministratore dello spaccio di stupefacenti, ricevendo anche i proventi della vendita, con l’aiuto di Junior Musa e Igbinosa Irabor (“Ebo”). Nomi già noti alle cronache ferraresi in quanto tutti coinvolti nel tentato omicidio di Stephen Oboh, il leader del clan rivale degli Eiye, avvenuto in via Olimpia Morata nel famigerato agguato col machete.

Machete ritrovato nascosto a casa proprio di “Bugi” nel corso di un blitz della polizia nel settembre del 2018. Lui, ha spiegato Rossini, “era il punto di riferimento di tutto il gruppo, a cui tutti si rivolgevano per risolvere le problematiche, anche con il ricorso alla violenza”. La sua posizione all’interno del clan emerge ancora più chiara dal fatto che fu lui a opporsi alla nomina di Felix Tuesday, altro nome noto a Ferrara, alla carica di coordinator locale dopo che Ubeba venne arrestato nel corso delle indagini sull’agguato di via Olimpia Morata. In accordo con membri nazionali dei Vikings, gli venne preferito Shaka Abubakar, detto “Chako”.

 

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