Politica
23 Ottobre 2022
L'ex sindaco e Modonesi reagiscono alla notizia delle gravi accuse loro rivolte. L'ex assessore: “Totale estraneità ai fatti. Non scappo dal processo, dimostrerò la mia trasparenza”

Fiera bis. Tagliani: “Accuse infondate, per 20 anni ho assicurato il corretto svolgimento di appalti”

di Daniele Oppo | 3 min

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Sono i due nomi che più di ogni altro balzano all’occhio, per il ruolo svolto a Ferrara e per la portata – gravissima – delle accuse a loro rivolte. Ma Tiziano Tagliani, ex sindaco estense per due mandati, e Aldo Modonesi, ex assessore ai Lavori pubblici, respingono ogni addebito in merito all’inchiesta sull’appalto da circa 5 milioni di euro per i lavori post-sisma nei padiglioni di Ferrara Fiere, che li vede indagati per truffa e il solo Modonesi anche per corruzione.

Il giorno dopo la ‘scossa’ giudiziaria-politica, Tagliani è netto: “Apprendo che dopo tre anni di indagini risulta a mio carico una ipotesi di imputazione per avere indotto con altre persone, mediante artifizi, il commissario governativo preposto al sisma, ovvero la struttura incaricata dalla regione Emilia Romagna, a rimborsare danni per circa tre milioni di euro a seguito del terremoto del 2012, somma corrispondente ai danni sull’immobile gestito dall’Ente Fiera e che è in parte della Regione stessa e della quale, invece, avrebbe dovuto farsi carico esclusivamente il Comune di Ferrara e non il commissario. Ora – rivendica l’ex primo cittadino – per circa venti anni ho assicurato il corretto svolgimento di appalti per un totale di circa 2 miliardi di euro come sindaco della città, presidente della Provincia e presidente della Agenzia regionale per Il servizio all’ambiente e il servizio idrico (questi ultimi due incarichi svolti per anni gratuitamente), pertanto Il fatto, non contestato, che l’unico beneficiario di questa presunta azione illecita sarebbe solo il Comune di Ferrara e non altri non è per nulla di mia consolazione. Non mi spiego, alla luce delle procedure amministrative che hanno visto coinvolti innumerevoli uffici e tecnici della Pubblica amministrazione e dei fatti che sono a mia conoscenza, i quali risalgono ormai a diversi anni or sono, come sia possibile articolare una ipotesi come quella formulata, che reputo comunque assolutamente infondata e confido quindi che si possa rapidamente far luce su ogni aspetto di questa vicenda a tutela mia e di tutti coloro che, pur non essendo indagati, hanno avuto parte attiva nella procedura, durata anni e sottoposta a innumerevoli verifiche di natura amministrativa estranee alle competenze del sindaco e quanto mai stringenti”.

Più stringata, ma non meno netta, è la reazione di Aldo Modonesi, sul quale grava un’ipotesi accusatoria ancora più pesante, perché secondo gli inquirenti avrebbe ricevuto una tangente da 12mila euro dall’azienda AeC di Modena – la vincitrice di un appalto che per la procura venne pilotato – accreditata al Palio di Ferrara. “Prendo atto delle contestazioni che mi vengono mosse e, molto serenamente, affermo la mia più totale estraneità ai fatti – afferma l’ex assessore -. Non scappo dal processo, anzi: mi difenderò nelle sedi opportune dimostrando come il mio operato da amministratore pubblico sia sempre stato improntato alla massima trasparenza e al rispetto delle regole. Ho, dalla mia parte, una famiglia splendida e la coscienza pulita”.

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