Attualità
18 Dicembre 2021
I dati del report regionale: scarso il ricorso alla ‘pillola del giorno dopo’ mentre in Emilia-Romagna per la prima volta sorpassa l'intervento chirurgico

Interruzioni di gravidanza, il 60% dei ginecologi a Ferrara è obiettore

di Daniele Oppo | 3 min

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Sei ginecologi su dieci attivi nella sanità pubblica a Ferrara sono obiettori di coscienza, con un’incidenza che sfiora il 70% tra i dipendenti dell’Azienda Usl, il secondo dato più alto a livello regionale dopo Piacenza, ed è prossima al 53% nell’azienda ospedaliero-universitaria.

In generale, l’obiezione di coscienza dei ginecologi pubblici operanti nel territorio estense si attesta su percentuali più alte rispetto alla media regionale – che è al 44,7% (ed è il dato più basso dal 2005) – in entrambe le aziende sanitarie.

I dati si ricavano dall’ultimo report regionale sull’interruzione volontaria di gravidanza. Nell’Ausl l’obiezione è una scelta effettuata da ben 9 ginecologi su 13, al Sant’Anna da 9 su 17.

La situazione è molto diversa invece tra gli anestesisti – scelta che in entrambe le aziende sanitarie riguarda poco più del 13% di tali specialisti – e il personale sanitario non medico (13,9% all’Ausl e 14% al Sant’Anna). In entrambi i casi, questa volta, sotto la media regionale (18,9%).

L’incidenza dell’obiezione di coscienza, a livello emiliano-romagnolo, secondo il report “non ha determinato problemi nell’erogazione del servizio, come evidenziato dagli indicatori che valutano l’efficienza del percorso (tempo d’attesa tra rilascio del certificato ed intervento; età gestazionale al momento dell’intervento)”.

Il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg), che in Emilia-Romagna ha visto un calo di oltre il 7% tra 2019 e 2020 (in termini assoluti le Ivg sono passate da 6.501 a 6.025), anche a Ferrara ha visto una diminuzione, esclusivamente per la riduzione degli interventi eseguiti nelle strutture dell’Ausl, passati dai 113 del 2019 agli 83 del 2020 (nel 2018 furono 119). All’ospedale di Cona le Ivg sono state 336 sia nel 2019 che nel 2020, in aumento rispetto al 2018 (308).

A Ferrara si registra uno scarso ricorso alla cosiddetta pillola del giorno dopo, la Ru486, soprattutto nelle strutture Ausl nelle quali quella farmacologica è una scelta che riguarda solo il 12% delle Ivg praticate (il secondo dato più basso dopo quello dell’Azienda ospedaliero universitaria di Bologna, al 10%, ma lì l’Ausl arriva al 70%); mentre a Cona si sale al 39%. In entrambi casi Ferrara è ampiamente sotto la media regionale, dove l’impiego della Ru486 riguarda il 48% delle interruzioni di gravidanza e per la prima volta prevale sull’intervento chirurgico.

La Regione ha definito un protocollo sperimentale che avrà durata di 12 mesi e sarà utilizzato unicamente dai consultori inseriti e abilitati all’Ivg nell’anagrafe regionale. Le Aziende sanitarie sono già all’opera per individuare le strutture che partiranno, predisponendo spazi adeguati ad accogliere e seguire le pazienti nei diversi momenti dell’Ivg farmacologica nei consultori, che sono in grado di garantire la presenza di una equipe multiprofessionale.

Le strutture individuate dovranno avere determinate caratteristiche, e vengono anche definiti i criteri di ammissione alla procedura. Tra le caratteristiche che rendono un consultorio idoneo c’è ad esempio la distanza ravvicinata (entro 30 minuti) da un presidio ospedaliero di riferimento, la presenza di un’equipe adeguatamente formata, la garanzia di un numero adeguato di personale ostetrico e ginecologico non obiettore, la presenza di attrezzature adeguate e rifornimenti farmacologici per gestire l’emergenza e il trattamento di effetti collaterali.

Tra le condizioni per poter effettuare in consultorio l’Igv con trattamento farmacologico ci sono, oltre alla maggiore età, il certificato rilasciato dal medico e firmato dalla donna, il consenso informato e la gravidanza con datazione ecografica inferiore o uguale a 49 giorni. Le Ivg farmacologiche entro il 63° giorno di età gestazionale saranno invece eseguite presso i presidi ospedalieri.

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