A casa della ex con falce e cesoie. “La voglio uccidere”
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Si è presentato a casa della ex compagna armato di mazzetta da muratore, falce, scalpello e cesoia, molto probabilmente perché non aveva accettato la fine della loro relazione
Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019
Prima hanno ripetutamente spinto un addetto alla sicurezza, poi gli hanno rifilato un pugno al petto nel tentativo malriuscito di scappare con la refurtiva
Arriva un’altra tegola per l’immagine perduta di Ferrara come città d’arte e di cultura. Rovigo l'ha superata in numeri per quanto riguarda uno dei fiori all’occhiello che fino a poco tempo fa la rendeva famosa e attrattiva in tutta Europa
Botta e risposta via social tra Alan Fabbri e Fabio Anselmo dopo l'inchiesta di Domani dove, il quotidiano di Carlo de Benedetti, fa notare come il sindaco non abbia promosso tariffe calmierate per gli oneri di cremazione e sepoltura come invece fatto da città come Padova e Bologna
Dopo l’esecuzione dell’autopsia, il sostituto procuratore Ciro Alberto Savino ha messo la salma di Mauro Gallerani a disposizione della famiglia per le esequie.
Nel frattempo si attendono gli esiti delle analisi del medico legale Giorgio Viel, mentre gli inquirenti stanno scandagliando carte e contatti digitali tra il medico Alberto Dallari – indagato per omicidio colposo e omissione di soccorso – e il paziente che a lui si era affidato per curare il Covid-19. A tale proposito è stato affidato l’incarico a un consulente informatico per estrarre tutte le conversazioni su WhatsApp, sia testuali che tramite messaggi vocali. In questi giorni, inoltre, sono in corso le convocazioni dei testimoni per cercare di ricostruire al meglio la sequenza degli eventi.
Secondo quanto emerso finora, Gallerani – tramite un’amica – aveva contattato Dallari, neurologo di Reggio Emilia, medico volontario del gruppo IppocrateOrg del quale seguiva il protocollo di cura per la cura della malattia da coronavirus Sars-CoV-2, una terapia ‘alternativa’, diversa da quelle delle linee guida, che prevedeva l’uso di medicinali ‘off label’ come l’Ivermectina.
Dopo circa una settimana di cure, le condizioni di Gallerani sono precipitate, al punto di rendere necessario un suo ricovero all’ospedale di Cona, dove è stato portato subito in terapia intensiva, prima col casco per l’ossigeno e poi intubato per bocca e per via tracheale. L’uomo, 68 anni e non vaccinato, è deceduto dopo circa un mese.
La procura sta cercando di capire se da parte di Dallari vi siano state mancanze: che la cura fosse adeguata e che si sia mobilitato per far ricoverare quanto prima Gallerani una volta comunicati i valori dell’ossigenazione del sangue in calo.
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