Walter Steiger nel suo laboratorio a Ferrara (foto dal profilo facebook della maison)
Per il tribunale di Ferrara Walter Steiger, famoso stilista internazionale, è colpevole di una maxi-evasione fiscale da oltre 2 milioni di euro.
Per questo la giudice Alessandra Martinelli lo ha condannato alla pena (sospesa) di 1 anno e 8 mesi di reclusione, con la conferma del sequestro dei beni operato dalla Guardia di finanza nel 2017. Le motivazioni verranno depositate nel termine di 90 giorni.
La procura – pm Isabella Cavallari – nel corso della precedente udienza aveva chiesto la condanna a 2 anni di reclusione per lo stilista svizzero. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Steiger non avrebbe versato le tasse derivanti dai compensi per diversi lavori eseguiti in Italia mentre risiedeva a Ferrara.
La sentenza è stata pronunciata lunedì pomeriggio dopo circa un’ora di arringhe difensive, sostenute dagli avvocati Paolo Scaglianti e Michael Tartari che hanno provato a dimostrare che l’effettivo domicilio fiscale dello stilista fosse a Ginevra, dove pure risiede e dove avrebbe uno dei centri dei propri interessi economici, oltre che a New York, Londra e Parigi.
“Grande rispetto per la sentenza, ma siamo rimasti francamente increduli – afferma l’avvocato Paolo Scaglianti. “Sarà certamente interposto appello – prosegue il legale insieme al collega Tartari -, al fine di evidenziare quanto si è sempre sostenuto dall’inizio del processo fino ad oggi, ossia che l’imputato è fiscalmente residente in Svizzera, paese in cui, secondo la Convenzione Itali Svizzera, ospita il centro dei suoi interessi affettivi ed economici. È in Svizzera il posto in cui si trovano le società di cui era socio e amministratore, oltre che la sua abitazione permanente a Ginevra, il posto in cui hanno studiato e lavorato i figli. Uno dei figli si è laureato in Economia a Ginevra, nel 2008, ed in quella città ha ricevuto le cure per una grave malattia; anche la figlia, dopo il liceo, ha lasciato l’Italia, proseguendo gli studi universitari a Parigi, come infine anche l’altro dei tre figli, dopo il liceo, ha studiato all’estero”.
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