Cronaca
22 Maggio 2021
Inammissibile il ricorso del procuratore generale, diventa definitiva la sentenza d'appello che aveva riconosciuto seminfermità e attenuanti generiche e dimezzato la condanna

Omicidio Cenci, la Cassazione conferma i 16 anni per Guidarelli

Eder Guidarelli
di Daniele Oppo | 2 min

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Eder Guidarelli

Eder Guidarelli

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del procuratore generale di Bologna contro la sentenza d’appello che aveva ridotto la pena a Eder Guidarelli, imputato per l’omicidio di Marcello Cenci, il suo ex amico ucciso nella notte tra l’1 e il 2 luglio del 2017 a Valencia.

Diventa così definitiva la condanna ricevuta in appello da Guidarelli, che i giudici felsinei avevano ridotto da 30 a 16 anni riconoscendo le attenuanti generiche e la seminfermità, come chiesto fin dal primo grado dalla difesa.

“Dal punto di vista processuale sono soddisfatto perché è stato riconosciuto ciò che noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio – commenta l’avvocato Eugenio Gallerani, difensore dell’imputato insieme al collega Giacomo Forlani -. Eder in quel periodo era affetto da una situazione che ha rilievo giuridico dal punto di vista psichiatrico, era in preda a deliri, circostanza ampiamente documentata, motivata e confermata. Ho sempre creduto a quello che sostenevo. Devo anche dire che il mio pensiero va alla morte di Marcello Cenci e alla sua famiglia, perché è stata una vera e propria tragedia”.

Anche il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Di Leo, aveva chiesto il rigetto del ricorso.

La famiglia Cenci era assistita dall’avvocata Alessandra Palma che non nasconde la delusione: “È una sentenza che non ci soddisfa, la accettiamo ma ovviamente non è il risultato che i genitori di Marcello si auguravano”

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