Cronaca
24 Marzo 2021
Un 54enne ferrarese arrestato dai carabinieri: procacciava incontri sessuali per denaro a una studentessa. Indagine partita con l'aiuto de Le Iene

Dall’associazione per aiutare le donne, allo sfruttamento della prostituzione di una 20enne

di Daniele Oppo | 4 min

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Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

“Angel & Devil”. Angelo e demone. Da un lato si presentava come baluardo per le donne in difficoltà tramite la sua associazione, dall’altro favoriva e sfruttava la prostituzione di una giovane studentessa di 20 anni, procacciandole incontri sessuali in cui si usava anche cocaina e soldi, una parte dei quali finivano nelle sue tasche.

Per Davide “Magno” Magnani, ferrarese di 54 anni, musicista, scrittore, con dei precedenti problemi con la giustizia, sono scattate le manette con l’accusa di sfruttamento della prostituzione aggravato.

Ad aiutare i carabinieri nell’indagine è stata la trasmissione Le Iene, contattata da uno dei potenziali clienti e che, dopo l’imboscata fatta con l’uso di una telecamera nascosta, ha passato il materiale agli inquirenti.

Magnani nel luglio 2016 aveva creato l’associazione “Meravitalia”, di cui è presidente, che da uno scopo di aiuto generico (si attivò in Gad e poi per  raccogliere viveri per le popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia) è passata all’obiettivo di  “aiutare” le donne in difficoltà con lo specifico fine – si legge nella pagina Facebook – di promuovere “l’avanzamento sociale della donna”, promuovere i diritti umani, “riqualificazione della vita”, “cultura” e “istruzione”. Nel settembre 2020 Magnani fu anche promotore, sempre con la sua associazione, di un incontro per la creazione di un punto d’ascolto “per tutte le donne che hanno bisogno di supporti psicologici e legali”.

E mentre da un lato si dedicava alle opere meritevoli, con lo stesso numero di cellulare registrato e usato per i fini dell’associazione, fino a pochissimi giorni fa Maganani pubblicava su internet anche annunci nei siti per adulti, dove proponeva sesso di gruppo con la sua giovane compagna, che agli internauti presentava in alcune occasioni come inconsapevole, “da convincere”, e non mercenaria.

In altri annunci la giovane era presentata direttamente come Sonia, 19enne sarda da poco a Ferrara e desiderosa di rapporti occasionali.

Dopo i primi contatti tuttavia, e soprattutto dopo aver inviato agli “interessati” delle foto e dei video “espliciti” della giovane, Magnani si palesava per quel che era, uno sfruttatore che organizzava gli incontri a pagamento della ragazza.

Qui entrano in scena Le Iene. Un giovane ferrarese, dopo aver risposto a uno degli annunci e ricevuti i video, ha iniziato a nutrire seri dubbi sulla maggiore età della giovane, per cui – anziché rivolgersi alle forze dell’ordine – ha contattato la redazione della trasmissione televisiva che lo ha aiutato a documentare un incontro organizzato dal cinquantaquattrenne.

L’uomo infatti, dopo aver raccolto le adesioni degli uomini interessati ai rapporti sessuali con la studentessa, creava dei gruppi WhatAapp, tramite i quali comunicava con i potenziali “clienti”, ai quali indicava possibili date per gli incontri, il numero massimo dei partecipanti, corroborando le richieste di “roselline” (un codice usato per indicare gli euro da pagare per la prestazione) con foto e video sessualmente espliciti della giovane, realizzati in precedenti occasioni. I clienti, quelli individuati piuttosto giovani, tra i 25 e i 35 anni, pagavano cifre comprese tra i 300 e i 500 euro a testa per le serate.

Il giovane segnalatore, d’accordo con la redazione televisiva, si è presentato a uno degli incontri con una telecamera nascosta, con la quale ha ripreso non solo il pagamento del rapporto sessuale direttamente nelle mani di Magnani, ma anche l’uso di cocaina prima del rapporto di gruppo, sia da parte della ragazza che dei partecipanti.

Visionati i video, la redazione di Mediaset ha trasmesso tutto il materiale ai Carabinieri che hanno sviluppato le successive indagini, coordinate dalla pm Isabella Cavallari.

Il Nucleo operativo della Compagnia di Ferrara ha sentito i testimoni, acquisito fonti di prova ed altri elementi utili a meglio delineare la vicenda. In tale contesto i militari hanno ricostruito l’attività di sfruttamento e agevolazione della prostituzione esercitata dal 54enne, ai danni di una studentessa universitaria ventenne, nata e residente a Ferrara.

La giovane, che l’uomo afferma di conoscere da anni, sarebbe, a dire dello stesso, vittima di violenza da parte del fidanzato e dedita all’assunzione di cocaina.

La ragazza, che studia in altra città, in occasione dei rientri a Ferrara, d’accordo con lo sfruttatore, partecipava agli incontri con gli sconosciuti, dietro il pagamento di una somma forfettaria, concordata con Magnani, che chiedeva ai “clienti” di non rivelare alla giovane quanto avessero pagato singolarmente.

Per togliere ogni dubbio sulla doppia faccia dell’indagato, grazie a un’attrice de Le Iene, i carabinieri hanno approfondito il ruolo dell’associazione “Meravitalia” nella vicenda.

La giovane e avvenente attrice, presentatasi quale vittima di violenza da parte del fidanzato, è stata accolta da Magnani che le si è proposto come guida e supporto per superare le difficoltà, affermando di aver già aiutato un’altra ragazza che si trovava nella medesima situazione, portando ad esempio proprio il caso della studentessa.

Dopo l’incontro, avvenuto la settimana scorsa in centro storico, l’uomo è stato fermato e accompagnato in caserma e gli è stato sequestrato lo smartphone. Non è escluso che anche altre ragazze fossero coinvolte in meccanismi simili.

Ieri pomeriggio, martedì 23 marzo, il Nucleo operativo ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Ferrara Vartan Giacomelli. Dopo l’arresto l’indagato è stato portato in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Un secondo uomo è stato invece denunciato a piede libero per spaccio di cocaina.

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