Una bella storia da 25 Aprile. Ci sarà una pietra d'inciampo in ricordo di Aladino Govoni. Aladino Govoni, figlio del poeta Corrado Govoni, prima militare e poi partigiano, fu una delle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine ed è stato insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria
Cooperativa Serena organizza un convegno dedicato alla violenza di genere. L’evento "Educare i piccoli all'empatia" si terrà all'ex Teatro Verdi di Ferrara lunedì 29 aprile
Presentato nella sala degli Arazzi della residenza municipale di Ferrara la 50a edizione del Giro delle Mura. Il Giro podistico delle Mura di Ferrara taglia un importante traguardo: 50 edizioni per un evento che ha visto la partecipazione di tantissimi campioni del mezzofondo locale e nazionale
Al sindacato Fials non piace affatto il progetto "Control Room" delle due Aziende Sanitarie ferraresi, che chiama con accezione negativa il "Grande Fratello in sala operatoria", segnalando a tal riguardo il malumore tra i professionisti coinvolti
“La meglio gioventù” parte da Ferrara ed arriva nelle case degli italiani. Il liceo scientifico ‘Roiti’ di Ferrara è comparso infatti ieri pomeriggio (24 aprile) sulla trasmissione “Ore 14” condotta da Milo Infante su Rai 2
È una iniezione di speranza, nel vero senso del termine. È quella rappresentata da Noemi Melloni, nata il 27 gennaio del 1993 a Cento, che ha ricevuto un regalo di compleanno anticipato: il vaccino anti-Covid.
La giovane e sorridente medico dell’Usca, la prima a essere vaccinata durante il V-Day di domenica 27 settembre all’ospedale di Cona, è entrata in servizio a luglio nell’Unità Speciali di Continuità Assistenziale dell’Azienda Usl di Ferrara.
Un battesimo di fuoco per una ‘figlia d’arte’: dopo la laurea conseguita a luglio 2019 alla facoltà di Medicina di Bologna e l’abilitazione all’esercizio della professione medica arrivata a marzo, da settembre è iscritta al corso di formazione specifica in medicina generale sempre a Ferrara, come il padre, medico di medicina generale e medico dello sport.
“Sono contenta di essere in prima linea in questa giornata storica, fermo restando che il Covid è una patologia di difficile gestione quindi bisogna sempre rispettare le misure di sicurezza. Sicuramente adesso saremo maggiormente aiutati grazie all’arrivo del vaccino” è il messaggio di speranza e attenzione che lancia Noemi appena uscita dall’ambulatorio.
“Come giovane medico spero di essere un esempio per i miei coetanei e per i più giovani, oltre a essere un segno di correttezza importante per i nostri pazienti e per i nostri colleghi al fine di poter lavorare in maggiore sicurezza e poter offrire un servizio migliore possibile” aggiunge subito dopo il medico Usca che, durante la sua esperienza di gestione dei pazienti sospetti Covid e accertati, ha visto in prima persona le sofferenze generate dalla pandemia.
Il suo esempio è seguito subito dopo da Vincenzo Maragno, nato il 29 giugno 1983 a Matera, volontario per passione (è volontario della Croce Rossa dal 2013) e infermiere per amore (laureato nel 2018, lavora da settembre presso l’ospedale di Cona).
Durante l’emergenza ha scelto di essere in prima linea, prima come volontario in una struttura equiparata del suo territorio e poi con il viaggio verso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, accedendovi tramite avviso pubblico. Fino a diventare il simbolo del Vaccine Day.
“Si apre uno spiraglio di serenità per raggiungere l’immunità di gregge, è un atto di puro amore per gli altri e per se stessi perché da questo dipende l’esito di quello che accadrà nei prossimi mesi” assicura Vincenzo dopo aver ricevuto il vaccino. La seconda dose delle cinquanta somministrate ad altrettanti operatori sanitari dell’Ausl e del Sant’Anna per tentare di “sconfiggere questo maledetto virus”.
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