Lettere al Direttore
17 Dicembre 2020

Il sogno di una moderna metropoli

di Paolo Simonato | 2 min

Egregio Direttore,

è uscito di recente il volume dal titolo “Novecento” Ferrara il sogno di una moderna metropoli, dell’Architetto Alberto Guzzon.

Mi è molto piaciuto sfogliarlo, perchè oltre che leggere i brevi testi, è molto interessante guardare le fotografie.

Voglio scrivere alcune osservazioni da semplice lettrice e appassionata di Ferrara e della sua storia.

A Ferrara nasceva dopo la prima guerra mondiale “il sogno di una moderna metropoli”.

Il disegno di rinascita della città realizzato materialmente tra gli anni delle due guerre, faceva di Ferrara una città moderna che voleva riscattarsi dopo il tramonto ferrarese della Signoria Estense e il lungo dominio dello Stato della Chiesa.

Un gruppo di ferraresi, uniti nello stesso “sogno”, politici, architetti, intellettuali, tanti operai, furono gli artefici di quella rinascita.

Le fotografie del libro, riscoprono il patrimonio edilizio di quel periodo, dallo stile variamente definito: moderno, razionalista, metafisico, futurista, ma in stretto raccordo con la città rinascimentale.

La riqualificazione di Ferrara avveniva, da una parte, con restauri e nuove edificazioni e dall’altra, con iniziative culturali, come la mostra sul Rinascimento del 1933.

Poi ci fu l’autarchia, la guerra, la rovina dell’Italia e di Ferrara.

Nel dopoguerra molte di quelle edificazioni, furono abbandonate, non più usate, quasi cancellate alla vista, come il Palazzo Panfilio: una rimozione ideologica.

Ma la storia di quel periodo contenuto nel libro attraverso le fotografie non si può cancellare, è la storia di Ferrara, nella storia dell’Italia.

Scorrere il libro è un viaggio nella storia di anni nei quali ferraresi lavorarono chi con la penna chi con le mani e le loro realizzazioni costituirono la moderna Ferrara di quegli anni laboriosi.

Tanto è comunque rimasto e oggi i ferraresi se ne gloriano finalmente senza pregiudizi.

Un saluto

Pasquina Ferrari

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