In una situazione umanitaria per cui a livello globale sono 120 milioni le persone costrette alla fuga (dall’ultimo report dell’Agenzia Onu per i rifugiati), l’8 novembre a Ferrara si è ripartiti dalla realtà locale per tratteggiare un quadro delle tutele previste per i minori stranieri non accompagnati
"Quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano a giocare e a vincere". A Ferrara nel 2024 si sono spesi nel gioco d'azzardo quasi 235 milioni di euro (234.931.901,71), una cifra che se divisa per abitante, comprendendo i bambini, ammonta a 1806 euro. In entrambi i casi si tratta della cifra più bassa in regione
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
Era stato querelato per diffamazione dall'azienda per la quale lavorava a Bondeno ma il Tribunale di Mantova lo ha assolto perché il fatto non costituisce reato ritenendo la volontà di diffamare "palesemente assente"
Una giornata segnata da profondo affetto, gratitudine e grande commozione quella dedicata all’evento "Insieme per il domani. L’eredità di Gianni Artini e il futuro di Ancescao"
Quali sono le differenze tra prima e seconda ondata? Qual è la situazione attuale delle Cra? Come funziona il monitoraggio su ospiti e personale?
Sono alcune delle domande alle quali risponde il dottor Franco Romagnoni, direttore delle attività socio sanitarie dell’Azienda Usl di Ferrara, intervistato da Estense.com per fare il punto sull’emergenza Covid-19 nel territorio estense e in particolare nelle strutture per anziani e disabili.
“La seconda ondata è arrivata un po’ prima rispetto a quello che ci aspettavamo” racconta Romagnoni, il primo ospite di una serie di interviste di Estense.com programmate in collaborazione con l’Ausl per seguire l’andamento della pandemia e fare chiarezza in questo mare magnum, spesso caotico, di informazioni.
Una seconda ondata che non ha colto in contropiede il sistema sanitario. “Ci siamo preparati molto per attenderla e controbatterla” conferma il responsabile Ausl nel ripercorrere tutto il fenomeno pandemico.
“Attualmente i tre grandi focolai con cui era scoppiata la seconda fase epidemica in città sono ormai spenti. Ne rimangono un paio assolutamente attenzionati in una situazione che ci tiene in allerta su tutta la provincia” spiega Romagnoni entrando nel dettaglio del “monitoraggio stretto”, dall’isolamento precauzionale allo screening sierologico fino all’accelerazione sui tamponi rapidi.
L’obiettivo è di arrivare a fare uno screening sul personale ogni quindici giorni e sugli ospiti una volta al mese, oltre ovviamente alle attività di controllo della temperatura, della saturazione e dello stato di salute degli ospiti.
Gli operatori delle case residenza per anziani, conclude Romagnoni in questa video-intervista, monitorano quindi ogni aspetto per “cogliere gli elementi minimi di sospetto”.
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