Politica
10 Dicembre 2020
Il sindaco: “Ferrara non può rimanere esclusa dal progetto della Zona Logistica Semplificata”. Ma nel piano dei collegamenti con il porto di Ravenna c'è l'area Sipro di Ostellato

Per Fabbri la provincia di Ferrara è fuori dalla Zls, ma non è vero

di Daniele Oppo | 3 min

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“È assolutamente inaccettabile privare la nostra provincia e le nostre realtà industriali […] di una possibilità così importante”, ovvero dei vantaggi determinati dall’istituzione della Zona Logistica Semplificata. Alan Fabbri tuona contro la Regione per l’esclusione del territorio estense dal progetto per la movimentazione delle merci in Emilia-Romagna che ha come fulcro il porto di Ravenna. Un’esclusione, dice, figlia di una “logica sbagliata e fuorviante che vede, ancora, Ferrara come un territorio ai margini dell’economia regionale”.

Il problema è che la provincia di Ferrara non è affatto esclusa: il piano regionale prevede infatti l’area Sipro di Ostellato tra le 12 aree produttive emiliano-romagnole da inserire nel perimetro della Zls.

Come specificato dalla Regione, la nuova Zls avrà un’estensione di circa 4mila ettari e unirà il porto di Ravenna, baricentro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali che hanno un nesso economico–funzionale dimostrato con il contesto portuale. 

La proposta – che è stata resa nota già un mese fa – comprende 9 nodi intermodali (porto di Ravenna, Terminal Intermodale di Piacenza, Interporto di Parma, Terminal di Rubiera, Scalo di Marzaglia, Scalo di Dinazzano, Interporto di Bologna, Lugo Terminal, Scalo ferroviario Villa Selva) e 12 aree produttive (Le Bassette-Via Baiona, Fornace Zarattini, Via Cà del Vento, Via Sistra Canale Superiore, centro merci-via Cavatorta, Vulcaflex-via madonna di Genova, Sirea Calpo, Zona industriale autostrada Naviglio-S. Silvestro, Area industriale Unigrà, Villa Selva, Cesena-Area Pievesestina, Ostellato-Area Sipro), coinvolgendo rispettivamente 8 province (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio-Emilia) e 18 Comuni (Argelato, Bagnacavallo, Bentivoglio, Casalgrande, Cesena, Conselice, Cotignola, Lugo, Faenza, Fontevivo, Forlì, Forlimpopoli, Modena, Ostellato, Piacenza, Ravenna, Rubiera, San Giorgio di Piano).

Per il sindaco Fabbri, in ogni caso, “Ferrara non può rimanere esclusa dal progetto della Zona Logistica Semplificata: sarebbe un grave danno per il nostro sistema economico che ha bisogno di essere supportato in uno sviluppo territoriale che si leghi in modo ancora più stretto all’economia del resto della Regione” e per questo chiede l’appoggio anche delle opposizioni “affinché la Regione Emilia Romagna riveda la sua posizione e non lasci da parte Ferrara”, che “merita tutte le occasioni per poter sviluppare le proprie potenzialità”.

“Proprio a causa di scelte politiche mancate o non perspicaci il sistema produttivo di Ferrara è stato negli ultimi anni particolarmente indebolito e ha perso importanti opportunità di crescita, e anche il sistema economico è stato messo a dura prova – aggiunge il sindaco nella sua rivendicazione -. Siamo certi che la Regione Emilia Romagna non vorrà escludere il nostro territorio da questa importante possibilità di sviluppo e attendiamo fiduciosi un cambio di rotta da parte degli assessorati regionali coinvolti nel progetto”.

Il tema, annuncia infine la nota del primo cittadino, diverrà già il prossimo lunedì materia di consiglio comunale a Ferrara: durante la conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari di mercoledì, il capogruppo della Lega, Benito Zocca, ha annunciato la volontà di depositare e discutere un ordine del giorno sulla vicenda, auspicando la condivisione del testo, anche da parte dei gruppi consiliari di minoranza.

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