Turismo e vacanze
24 Novembre 2020
Per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, la famosa guida australiana ha premiato i Cammini da Ravenna a Firenze, a lui ispirati, come modello di turismo slow e culturale

Per Lonely Planet le “Vie di Dante” sono Best in Travel 2021

di Tiziano Argazzi | 4 min

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Lonely Planet, la famosa guida turistica australiana – Bibbia dei Viaggiatori di tutto il mondo, che ogni anno consiglia le destinazioni da non perdere ed i viaggi da fare nell’anno successivo – ha individuato le 30 mete “Best in Travel 2021”. Una sola di queste è italiana: per il 2021 la scelta è caduta su “Le Vie di Dante” (www.viedidante.it), un prodotto turistico slow che si propone di far rivivere il tragitto compiuto dal Sommo Poeta sulla strada dell’esilio, da Firenze a Ravenna.

Un modo perfetto per ricordare i 700 anni dalla sua morte, che ricorrono nel 2021. Appare ovvio che sarà possibile intraprendere questo viaggio solamente quando l’emergenza sanitaria permetterà di muoversi liberamente. Per adesso lo citiamo come uno straordinario “percorso meditativo” o, per usare le parole di Lonely Planet, come “un’ode alla leggenda letteraria più celebrata d’Italia”.

Un piacevole viaggio lento, sulle orme di Dante che parte da Firenze la sua città natale che lo mandò in esilio e che lui nel Canto VI dell’Inferno, per bocca di tal Ciaccio, fra i peccatori del terzo cerchio, sorvegliati da Cerbero, definì “la città partita” (cioè una “città divisa” da lotte politiche) ed arriva a Ravenna, la città bizantina dei mosaici che lo accolse e dove trascorse gli ultimi anni di vita e dove, ancora oggi, sono custodite le sue spoglie.

Nel mezzo gli Appennini tra Romagna e Toscana, con alcuni luoghi iconici che si raccontano con antichi palazzi, pievi romaniche, piccoli borghi collinari con edifici color miele, musei, botteghe artigiane e tanta natura incontaminata.

Una piacevole esperienza, un mix di monumenti, tradizione, identità, enogastronomia, da vivere all’insegna di ritmi slow, immersi nella natura e nella cultura. Un percorso, da fare in bici lungo l’antica Via Faentina, a piedi attraverso sentieri e percorsi da trekking (quasi sempre adatti a tutti) od anche sul “trenino” che collega la Romagna alla Toscana, Faenza con Firenze, percorrendo la storica “Ferrovia faentina” – un capolavoro di ingegneria ferroviaria inaugurato negli ultimi anni del XIX secolo – che si snoda mediamente a 578 metri d’altezza, offrendo panorami incantevoli da ammirare con il viso incollato al finestrino. Oggi il “treno di Dante”, così è stato soprannominato, percorre l’intero tratto, di circa 100 km, in meno di due ore. Se invece si ha tempo si può fare tappa in alcune delle cittadine che si incontrano lungo il tragitto tra cui Borgo San Lorenzo porta d’accesso al Mugello, Marradi, Faenza e Brisighella.

Le “Vie di Dante” contemplano quattro percorsi: la “Via Firenze Ravenna” e tre itinerari distinti nel “Mugello”, nel “Casentino” e “Faenza – Brisighella”. Per Lonely Planet, un fiore all’occhiello è rappresentato dal “Cammino di Dante”, messo a punto dalla omonima associazione noprofit. Un itinerario ad anello di circa 380 km da fare a piedi – e per questo idealmente diviso in 20 tappe – che ha come punti di partenza ed arrivo i suoi due estremi: la Tomba di Dante a Ravenna ed il Museo Casa di Dante a Firenze. Il percorso si snoda attraverso quei luoghi, ricompresi per lo più nell’attuale Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna immerso nell’Appennino tosco romagnolo, direttamente vissuti dal Poeta nei suoi anni in esilio.

Il “Cammino” quindi è un percorso intriso di spiritualità, cultura e filosofia dove alcuni dei suoi tratti più suggestivi sono anche citati testualmente nella “Divina Commedia”. Fra queste le bellissime Cascate dell’Acquacheta a San Benedetto in Alpe (una frazione di Portico-San Benedetto in provincia di Forlì Cesena) che il Poeta cita nel XVI Canto dell’Inferno.

Altro elemento importante è costituito dall’originalità dei sentieri individuati, tutti ben segnalati con logo “Cammino di Dante”, che nella maggior parte dei casi erano utilizzati fin dal basso Medioevo; alcuni tratti coincidono con le antiche strade etrusco – romane, facilmente riconoscibili grazie ai tipici selciati.

Lungo il percorso sono tante le cittadine da visitare e le cose da vedere fra cui ad esempio, la Grotta Tanaccia, una delle più belle della Vena del Gesso di Brisighella (uno dei borghi più belli d’Italia in provincia di Ravenna), oppure l’Eremo di Gamogna (nel territorio di Marradi in provincia di Firenze), antico complesso monastico del 1053. Merita una visita, “naso all’insù”, anche Palazzo Milzetti a Faenza, con i suoi meravigliosi soffitti affrescati secondo lo stile neoclassico.

Sul tragitto si trovano anche varie strutture dove pernottare a costi contenuti e trattorie per assaporare alcuni dei tanti prodotti tipici della cucina tosco romagnola e conoscere così, anche da un punto di vista gastronomico, i bellissimi luoghi visitati.

Info: Per quanto riguarda il Cammino di Dante ulteriori informazioni sul sito www.camminodante.com. Altre notizie sulle “Vie di Dante” ed anche in tema di ricettività sul sito: www.viedidante.it.

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