Eventi e cultura
29 Ottobre 2020
Pro Loco e Fotoclub espongono "Tra beltà e sacralità" fino al 2 novembre. Gulinelli: "Evento salvato nella schizofrenia generale"

La Certosa in mostra alla chiesa di San Giuliano: “Così sopravvive la cultura”

di Elisa Fornasini | 3 min

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La seconda persona è stata controllata in viale IV Novembre. Nascosta accuratamente all’interno di un fazzolettino sporco utilizzato per soffiarsi il naso, c'erano circa 5 grammi di hashish. Con sé aveva anche 480 euro in contanti. Per tale ragione l'uomo è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

Una piccola chiesa sconsacrata che si fa grande per ospitare tutta la sacra bellezza della Certosa monumentale di Ferrara. Due luoghi significativi uniti per la mostra fotografica “Tra beltà e sacralità” esposta fino a lunedì 2 novembre nella chiesa di San Giuliano che per l’occasione riapre le proprie porte affacciate su piazza della Repubblica.

L’occasione è offerta dalla Pro Loco che “dopo la grave rinuncia della sesta edizione di Autunno Ducale“, per usare le parole del presidente Andrea Morona, è riuscita a salvare questa “bellissima mostra del Fotoclub che mette in risalto il particolare valore storico, artistico e religioso del nostro camposanto”.

Dietro alle 40 fotografie scattate da 22 soci del Fotoclub, come spiegato dal presidente Maurizio Tieghi, si nasconde la volontà di “salvare questi preziosi luoghi d’arte come modo per andare avanti”. Salvarli dal dimenticatoio e dai decreti. O almeno in questi termini viene visto dall’assessore alla Cultura Marco Gulinelli: “In questi momenti di schizofrenia generale in cui dobbiamo tenere alla salute, le manifestazioni che sopravvivono segnano che la cultura è un elemento di cui non possiamo fare a meno”.

La nota polemica è tutta rivolta all’ultimo Dpcm: “Prima il governo dà la possibilità di aprire i luoghi della cultura, tutti si adeguano e rispettano i protocolli di sicurezza con senso di responsabilità, poi improvvisamente toglie tutto dalla sera alla mattina – tuona Gulinelli -. Chiudere i teatri non è come chiudere i garage. Ma sono contento che qualche evento resista e faccia sopravvivere la cultura, un settore già in sofferenza e che dovrà ripensare a elementi di cultura diffusa e trasversale”.

“L’amministrazione comunale non ha mai smesso di crederci” conferma la vicepresidente della Pro Loco, Monica Negrini, che come “segno di gratitudine per il sostegno ricevuto” consegna all’assessore una targa di Autunno Ducale, “realizzata dai detenuti a dimostrazione della collaborazione attiva con il mondo del volontariato”.

A presentare il futuro dell’esposizione fotografica è la guida turistica Alessandro Gulinati: “Questo lavoro notevole, che coglie i molteplici aspetti contenuti nella Certosa e legati alle belle arti in due secoli di storia cittadina, può diventare una pubblicazione e una mostra itinerante, perché la sua valenza va ben oltre le Mura di Ferrara”.

Tra le possibili tappe si ipotizza Modena, altra grande capitale estense, e Voghiera, rappresentata dal sindaco Paolo Lupini. Presente alla conferenza anche Paolo Sturla Avogadri, presidente onorario della Pro Loco e noto storico ferrarese, particolarmente legato alla chiesa di San Giuliano, edificata nel 1405 da un suo antenato camerlengo Galeotto degli Avogadri, e alla Certosa, dove è sepolta la sua famiglia in uno dei sepolcri immortalati dal Fotoclub per la mostra, visitabile dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 fino al giorno dei morti.

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