Spettacoli
1 Ottobre 2020
Ferrara Musica svela la nuova stagione: 8 concerti in onore di Beethoven. Su il sipario il 20 ottobre con il pianista Maurizio Pollini

Una ‘bolla’ di musica al teatro Comunale

di Elisa Fornasini | 3 min

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Una ‘bolla’ di musica per non arrendersi all’emergenza coronavirus e rilanciare una ricca stagione concertistica. È quella di Ferrara Musica, la prima firmata sotto la nuova dirigenza del presidente Francesco Micheli e del direttore artistico Enzo Restagno, che da ottobre a gennaio porterà in scena al teatro Comunale otto concerti sinfonici e da camera, che spaziano dal classicismo alla contemporaneità.

Un occhio, pardon un orecchio, di riguardo sarà dedicato al 250esimo anniversario della nascita di Ludwing van Beethoven, onorato in lungo e in largo in questa prima parte di stagione, “pensata per ritrovare tutta la magnificenza del Rinascimento in città con entusiasmo, in un clima esperienziale” annuncia il presidente Micheli.

Dopo l’’ouverture’ fuori programma del 10 ottobre con il grande maestro Riccardo Muti, infatti, il 20 ottobre si alzerà il sipario con lo storico ritorno del pianista Maurizio Pollini che accosterà alla Sonata Hammerklavier op. 106 di Beethoven un ricordo personale di Schönberg quale l’op. 11 “…Sofferte onde serene…” a lui dedicato nel 1976 da Luigi Nono.

Una vera e propria maratona beethoveniana marcerà l’11 novembre insieme a Alexander Lonquich, nel ruolo di solista e direttore dell’Orchestra da Camera di Mantova, che proporrà in una sola serata tutti i cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven.

Debutto estense per l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, guidata da Philipp von Steinaecker, che in un repertorio di Strauss, Čajkovskij e Gershwin porterà alla ribalta il 16 novembre il violinista Stefan Milenkovich; e per il pianista Andrea Lucchesini in veste solista che il 23 novembre eseguirà magistralmente due Sonate di Beethoven (la “Tempesta” e la monumentale op. 111) e la Fantasia di Schumann, di cui è uno dei più grandi interpreti in questa lettera aperta alla sensibilità romantica.

I 250 anni del compositore tedesco saranno omaggiati anche attraverso un dialogo tra violino e pianoforte, con il duo di Marco Rizzi e Roberto Arosio il 30 novembre, a cui il 14 dicembre si aggiungerà il violoncello del Trio di Parma.

Non mancherà, come anticipato, la contemporaneità rappresentata dal Quartetto di Cremona – con due composizioni di Fabio Vacchi presentate per la prima volta al pubblico di Ferrara il 9 dicembre e completate dal capolavoro di musica colta “La Morte e la Fanciulla” di Schubert – e dall’omaggio ad Astor Piazzolla proposto il 18 gennaio nel centenario della nascita dal Quintetto dei Solisti Aquilani affiancato dal ‘re della fisarmonica’ Richard Galliano. Applaude il suo più grande studioso, Hugo Aisemberg, presente al Ridotto per la conferenza stampa.

Una “programmazione eccezionale per trasformare le avversità in opportunità emozionanti” interviene l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli che promette: “Non abbiamo nessuna voglia di arrenderci, la vera sfida inizia adesso”. Una sfida gli è già stata lanciata dal direttore Restagno: “Appena la Cattedrale sarà riaperta alla musica, sarebbe bellissimo eseguire un requiem attorno alla tomba di Jacob Obrecht, compositore fiammingo lì sepolto, per celebrare alcune delle memorie più insigne di questa bellissima città”.

A causa della capienza limitata del teatro, con 350 posti disponibili tra palchi e platea, non sono previsti i consueti abbonamenti ma una sorta di carnet a 8 concerti, rivolta agli ex abbonati durante la prelazione scontata del 20% dal 1° al 7 ottobre. Dall’8 al 10 ottobre la prelazione riguarderà invece i biglietti per i singoli concerti, in vendita a prezzo pieno o con le consuete riduzioni. Dall’11 ottobre la vendita sarà estesa a tutto il pubblico.

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