Politica
20 Maggio 2020
L'assessore ha fatto il punto in commissione consiliare, il Comune pensa a un fondo da 60mila euro e all'azzeramento dei canoni per le associazioni come primi interventi

Sport di base. Maggi: “Difficilmente le società raggiungeranno equilibrio economico”

di Daniele Oppo | 3 min

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Il futuro prossimo per le associazioni sportive rimane fumoso e incerto e una conferma arriva anche dalla commissione consiliare sullo Sport convocata (in videoconferenza) per un’informativa sulla situazione da parte dell’assessore Andrea Maggi.

“Il vero problema è che difficilmente con queste prescrizioni (quelle sul distanziamento e le altre previste dai dpcm per il contenimento dell’epidemia, ndr) le società potranno raggiungere un equilibrio economico – osserva Maggi -. I gestori faticheranno a tenere aperto, qualcuno paventa di non riuscire ad aprire.  È un danno molto elevato: lo sport di base ha una valenza sul benessere delle persone che va oltre ogni considerazione economica, commerciale o di bilancio”.

Cosa fare dunque? “Abbiamo messo a disposizione 60mila euro con un bando che andrà in giunta la settimana prossima per finanziare progetti che tutte le società sportive ed enti promozione sportiva potranno presentare”, spiega l’assessore. L’idea è “poter finanziare fino al 90%” degli importi necessari, fino a 5mila euro per progetto, oggetto di valutazione da parte di una commissione “secondo criteri chiari e trasparenti” che punteranno all’innovatività delle proposte che guardino a giovani, bambini anziani e disabili.

Il fondo non è un granché come dimensione, lo ammette anche Maggi: “È una goccia in mezzo al mare, è il primo provvedimento tampone”, spiega (anche se poi con un po’ di fastidio negherà di aver parlato di soluzioni tampone).

Un altro intervento, ma che deve essere ancora presentato, “riguarda i canoni di concessione che sono stati sospesi. L’orientamento, compatibilmente con il bilancio, sarebbe, laddove possibile, di annullare i canoni delle concessioni per gli impianti sportivi. Lo dico con il condizionale. Spero ci siano le condizioni perché questo venga approvato”.

Dall’opposizione Simone Merli – ex assessore allo Sport proprio prima di Maggi – propone sul punto di allungare tutte le concessioni di 2 anni, “per aiutare le società”. Interventi si registrano anche da parte di Luca Caprini (Lega), Paola Peruffo (Fi), Tommaso Mantovani (M5S) e poi Davide Bertolasi Aldo Modonesi, Ilaria Baraldi e Caterina Ferri del Pd che allunga il pacchetto di richieste oltre a quelle di Merli, chiedendo, tra le altre cose, il mantenimento dei contributi per eventi sportivi che sono rendicontabili e che non si sono potuti svolgere o svolgeranno, la rinegoziazione dei canoni di concessione, la revisione dei piani economici dei project ed altre tipologie di investimento fatte dalle società nella gestione degli impianti, organizzare attività all’aperto nei parchi e nelle aree verdi per bambini e ragazzi in collaborazione con le società sportive e  che il Comune si accolli i costi di sanificazione.

Si parla anche di un piano strategico per lo sport di base, sul modello Bologna, ma ci si incarta un po’ sul finanziamento (soldi che arrivano e non arrivano dalla Regione e dallo Stato) e sulle reali possibilità d’azione da parte delle società: “Il dpcm – ricorda più volte Maggi – è stato pubblicato solo due giorni fa”.

“Nei prossimi giorni convocherò una consulta dello sport – promette infine l’assessore -. Oggettivamente con una situazione così in divenire è un po’ complicato prendere una posizione”.

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