Indiscusso
4 Maggio 2020

Fase 2: se il nemico siamo noi!

di Marzia Marchi | 5 min

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Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro

L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale

Va in pensione dopo quasi mezzo secolo l’orologiaio Paolo Squarzoni

“L’attività cesserà il 30-04-2025”, c’è scritto a mano con un pennarello nero su un pezzo di cartone appoggiato su un bell’orologio da tavolo. Dopo 47 anni di onorata attività, Paolo Squarzoni andrà in pensione chiudendo il suo negozio di orologiaio in via Padiglioni

Ex Sirio di Ostellato. Festa del Primo Maggio senza lavoro

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Parto da queste immagini. Due fra le tante che ho accumulato nelle quotidiane (autorizzate) passeggiate col cane nei due mesi e mezzo di arresti domiciliari cui sono confinata. Dal 24 febbraio le scuole sono chiuse. Non riapriranno per la chiusura dell’anno scolastico e nulla ci è dato sapere per l’apertura di settembre. Musei, biblioteche, teatri, concerti a seguire. Una sospensione di cultura mai avvenuta nella storia contemporanea e intanto ciò che passa è questo!

Una cultura dell’egoismo, del si salvi chi può!

Queste scene quotidiane che tutti noi possiamo vedere, come le mascherine che si accatastano a ondate sulle spiagge e che vedremo sempre di più nei prossimi giorni mi riempiono di sgomento e mi gettano nello sconforto sulla possibilità della razza umana di riprendersi.

Saranno milioni di milioni, nel mondo, i presidi di protezione individuale da utilizzare ma non ho sentito, finora, una sola parola di esperto, un servizio giornalistico in fascia protetta, un personaggio famoso, porsi il problema dello smaltimento di questi prodotti i quali, nella stragrande maggioranza dei casi, non saranno infetti ma che potrebbero potenzialmente esserlo tutti.

Quelli dismessi in ospedale saranno trattati tra i rifiuti speciali e probabilmente inceneriti, (anche se pure in questo caso manca chiarezza e consapevolezza su un problema tanto sottovalutato) ma quegli oggetti che quotidianamente ora siamo obbligati a utilizzare che fine faranno??

Gli Stati Uniti stanno mobilitando l’Intelligence e i Servizi segreti per cercare di incastrare la Cina nella responsabilità di aver diffuso il micidiale virus, Elementare Watson! Trovato il nemico so cosa combattere.

Trovato il capro espiatorio, potremo dirci vittime e non complici se non responsabili e non cambierà nulla sulle strategie da adottare ma si potrà NON mettere in discussione il nostro modello economico, ovvero il sistema capitalistico liberista e privatista che ha portato alla concentrazione della ricchezze nelle mani dell’1 % delle potenze mondiali (Numeri contenuti nell’ottava edizione del Global Wealth Report prodotto dalla banca svizzera, che mostrano come le risorse siano andate a concentrarsi in sempre meno mani. L’1 per cento più ricco aveva il 42,5% del patrimonio globale nel 2008, ed è ora salito al 50,1% con 140mila miliardi di dollari. https://www.repubblica.it/economia/finanza/2017/11/14/news/milionari_ricchezza_credit_suisse-181091707/ A dieci anni dall’inizio della crisi finanziaria i miliardari sono più ricchi che mai e la ricchezza è sempre più concentrata in poche mani. L’anno scorso soltanto 26 individui possedevano la ricchezza di 3,8 miliardi di persone, la metà più povera della popolazione mondiale. Nel 2017 queste fortune erano concentrate nelle mani di 46 individui e nel 2016 nelle tasche di 61 miliardari. Il trend è netto e sembra inarrestabile. Una situazione che tocca soltanto i paesi in via di sviluppo? No, perché anche in Italia la tendenza all’aumento della concentrazione delle ricchezze è chiara.)

https://www.ilsole24ore.com/art/disuguaglianze-26-posseggono-ricchezze-38-miliardi-persone-AEldC7IH)

Sistema capitalistico liberista che ha portato allo sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta fino al punto da compromettere l’equilibrio ecosistemico che regola i rapporti tra le specie viventi. (Dunque la nuova pandemia del virus Covid-19 era prevedibile e ampiamente prevista, se non proprio nei termini e nei tempi precisi, sicuramente come evento probabile.
Già nel 1972, nel rapporto del MIT per il Club di Roma, dal titolo “I limiti dello sviluppo” si affermava che se la popolazione mondiale continuava a crescere al ritmo di quegli anni, la crescente richiesta di alimenti avrebbe impoverito la fertilità dei suoli, la crescente produzione di merci avrebbe fatto crescere l’inquinamento dell’ambiente, l’impoverimento delle riserve di risorse naturali (acqua, foreste, minerali, fonti di energia) avrebbe provocato conflitti per la loro conquista; malattie, epidemie, fame, conflitti avrebbero frenato la crescita della popolazione.)

https://www.tusciaup.com/il-professor-tamino-cosa-ci-sta-insegnando-questa-pandemia/160344

Sarebbe in effetti molto più comodo dimostrare un piano cinese di manipolazione del virus e affossarli in un embargo o scatenargli una guerra, di quelle facili da gestire con le bombe e tutto il resto.

Se invece, come tutti gli scienziati si affannano a dimostrare, il virus è un prodotto di salto di specie perché abbiano distrutto i confini di convivenza che finora ci tenevano separarti dalle specie viventi selvatiche, tocca ammettere che nel modello di sviluppo vigente ci sono delle crepe, tocca ammettere che il mondo sviluppato sta infettando il terzo mondo, tocca ammettere che noi stessi siamo la causa della nostra “guerra”, come in troppi la chiamano.

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Tocca ammettere che il nemico non c’è! O meglio, il nemico siamo noi!

Ovvero che abbiamo sbagliato qualcosa nella progressione economica che ci ha portato fino a qui. Abbiamo sbagliato nell’organizzazione sociale che oggi ci porta a constatare che non siamo tutti uguali nemmeno nei confronti di un virus il quale pur attaccandoci tutti qualcuno può combattere e qualcuno no. Il problema è che quel qualcuno che non può affrontare il virus, condannato a perirne, non può essere confinato nei campi di concentramento di triste memoria, né nei campi di confinamento di triste attualità perché il virus viaggia per conto suo.

Le strategie di reclusione hanno solo rallentato la corsa ma non hanno affatto combattuto il virus. Possiamo abbandonare gli anziani a morire dentro le Rsa, i migranti a morire in mezzo al mare o dentro i loro ghetti, confinare la nostra gioventù dietro un presunto computer, irregimentare gli operai in fabbriche spersonalizzate e mettere al sicuro i ricchi nelle loro ville ma il sistema non regge comunque. Il virus trova sempre una strada per uscire.

Se non si mette in atto una vera e propria rivoluzione mentale, sociale e politica per imparare a comprendere che ogni azione compiuta da ogni individuo ha un effetto moltiplicatore sulle vite di tutti e dunque anche sulla propria non ci sarà fase 2, 3, 4, 5 che tenga. Era già tutto previsto ora dobbiamo imparare a conviverci con scienza e coscienza!

“Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo”… https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_farfalla

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