Attualità
29 Aprile 2020
Consorzio Taxisti Ferraresi offre la corsa ai donatori di sangue: "Trasporto sicuro, sanificato e rapido, ma vogliamo i tamponi"

Taxi gratis per andare a donare all’Avis

di Elisa Fornasini | 3 min

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“Donare in taxi” è più che uno slogan ma il punto focale della nuova collaborazione instaurata tra Avis e tassisti d’Italia. Il progetto nazionale partirà nei prossimi giorni anche a Ferrara per accompagnare gratuitamente i donatori di sangue in taxi al punto prelievi di corso Giovecca, almeno fino alla fine dell’emergenza Coronavirus.

“È un contributo forte alla donazione del sangue che non si ferma nonostante l’emergenza, anzi l’afflusso rimane considerevole anche grazie a 900 nuovi aspiranti donatori (quasi 500 nel mese di marzo, altri 400 in aprile) che si sono avvicinati alla nostra associazione per fare la propria parte in questo momento delicato” spiega in videoconferenza il presidente dell’Avis Comunale Sergio Mazzini.

A spiegare compiutamente il funzionamento è Davide Bergamini, presidente del Consorzio Taxisti Ferraresi che conta 53 iscritti: “Funziona come qualsiasi chiamata di taxi, basta prenotare la corsa al numero 0532 900900 e il tassista effettuerà il viaggio da casa all’Avis e viceversa senza incassare un soldo. In questa fase critica, specialmente per i trasporti, è un modo per garantire un trasporto sicuro, sanificato e rapido, con l’ausilio di mascherine e guanti sia da parte del conducente che del donatore”.

Non è l’unica iniziativa solidale in auto bianca. “Da giovedì le persone non vedenti dell’Unione ciechi potranno beneficiare di uno sconto del 10% sui nostri mezzi per evitare che prendano l’autobus dove le difficoltà sono maggiori” aggiunge Bergamini, pronto a tappezzare i taxi con la pubblicità dell’Avis e quindi far circolare un bel messaggio di solidarietà.

“Agevolare l’afflusso di donatori ed evitare situazioni a rischio è un bene preziosissimo, in questo momento di estrema difficoltà che ha stravolto tutta la nostra organizzazione ma che abbiamo colto come opportunità” interviene il presidente dell’Avis Provinciale Davide Brugnati che ha puntato tutto sulla prenotazione, al telefono o sul sito, per programmare gli appuntamenti ed evitare l’attesa nel punto di raccolta: “Anche se bisogna avere pazienza, la sperimentazione funziona e continuerà nel tempo, anche perché garantisce la necessaria fornitura di sangue e plasma nel momento in cui gli ospedali ne hanno bisogno”.

Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Comune di Ferrara, il motivo è spiegato dall’assessore alle Politiche Sociali Cristina Coletti: “È un’opportunità importante per la nostra città che fa collaborare due realtà importanti come Avis, colonna portante dell’associazionismo ferrarese, e il Consorzio Taxisti che si è messo a disposizione per questo gesto non scontato di grande generosità“.

E per i tamponi? Il numero uno dei taxisti chiede più attenzione: “Siamo una categoria a rischio, se si fanno i tamponi agli autisti di autobus ricordatevi anche di noi perché finora ce la siamo cavata con due quarantene ma se ci sono casi asintomatici non possiamo saperlo” ammette Bergamini. Coletti annuisce: “Riporterò la proposta al sindaco perché ad oggi è previsto lo screening ai dipendenti del Comune o di realtà compartecipate, ma nel momento in cui ci fosse l’opportunità di aprire a 360° voi dovreste essere tra i primi in lista”. In lista per il test sierologico figurerebbero anche gli operatori Avis.

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