Il tasso di affollamento del casa circondariale di Ferrara a luglio 2023 era del 145,5% ospitando 355 a fronte di una capienza di 244. Sono numeri forniti dall'annuale rapporto di Antigone che analizza la situazione delle carceri emiliano-romagnole
Potenziamento in vista per i Cau-Centri Assistenza Urgenza che si occupano della presa in carico dei problemi di salute urgenti, ma non gravi. A partire da lunedì 1° aprile i Cau attivi a Ferrara e provincia potranno erogare anche prestazioni pediatriche
Dalla collaborazione tra Avis Ferrara e Unife nasce "I mercoledì del Donatore Universitario" per cui gli studenti potranno donare in gruppo nei mercoledì pomeriggio
Grazie al recente bando regionale per la Rivitalizzazione e il Ripopolamento dei Centri Storici nelle zone colpite dal sisma, il Comune di Ferrara è stato designato destinatario di un finanziamento sostanziale pari a 700.000 euro complessivi. Questo finanziamento ha come obiettivo l’accelerare la ripresa e incoraggiare l'attività economica e sociale nelle aree colpite dal disastro naturale
Presentata nella Sala dell'Arengo della residenza municipale la Passeggiata culturale "Lungo la Vallonga" alla scoperta dei luoghi di interesse architettonico, religioso e infrastrutturale della contrada di Vallelunga di Pontelagoscuro
Ferrara, città del silenzio, da Gabriele D’Annunzio al silenzio del Coronavirus. Mi sono sempre piaciute le biografie dei personaggi della Storia. Leggendo, tanti anni or sono, di D’Annunzio, mi fece piacere sapere che un personaggio tanto famoso, acclamato, anche se discusso e criticato politicamente e artisticamente, conoscesse e amasse Ferrara. Io non mi azzarderò di esprimere pareri politici e men che meno artistici sul “Vate”, non ne sono in grado.
In queste terribili giornate di “Coronavirus dipendenza”, Ferrara è ridiventata forzatamente, “Città del Silenzio”. Piazze e strade sono pochissimo popolate di giorno e quasi deserte di notte. Probabilmente la nostra Ferrara fu “Città del Silenzio”, da subito dopo la nefasta Devoluzione.
Evento che trasformò la capitale d’uno degli stati più potenti, d’Europa. Da floridissima nel Rinascimento, in una spolpata, depressa, piccola entità inglobata in uno Stato Pontificio che nulla fece per farla rivivere. Depredata di tanti capolavori, dalle famiglie romane legate ai Papi. Trasferito a Modena, gran parte del patrimonio storico e artistico rimasto. Più avanti, Napoleone la depredò, di quel poco che ancora poteva trovare, ma poi deluso lasciò in Lombardia opere d’arte che considerava minori e che non tornarono più a Ferrara.
Purtroppo l’antica “Città degli Estensi” diventò una città squallida e depressa “Città del Silenzio”, di Dannunziana memoria. Il silenzio di questi tragici giorni, forse nulla ha a che fare, con la depressa città del “dopo Devoluzione”. Io però, ne ho trovato vaghe analogie. Vi propongo, con l’aiuto del solito amico attore Roberto Gamberoni, una poesia, bella? Brutta? Non importa, giudicate voi, non è importante. Per me è niente più d’una “pillola”, dedicata alla Città che amo, pur nella sua passata e presente mestizia…
DA: LE CITTÀ DEL SILENZIO, DI GABRIELE D’ANNUNZIO
FERRARA
O deserta bellezza di Ferrara,
ti loderò come si loda il volto
di colei che sul nostro cuor s’inclina
per aver pace di sue felicità lontane;
e loderò la chiara
sfera d’aere e d’acque
ove si chiude
la tua melanconia divina
musicalmente.
E loderò quella che più mi piacque
delle tue donne morte
e il tenue riso ond’ella mi delude
e l’alta imagine ond’io mi consolo
nella mia mente.
Loderò i tuoi chiostri ove tacque
l’uman dolore avvolto nelle lane
placide e cantò l’usignuolo
ebro furente.
Loderò le tue vie piane,
grandi come fiumane,
che conducono all’infinito chi va solo
col suo pensiero ardente,
e quel lor silenzio ove stanno in ascolto
tutte le porte
se il fabro occulto batta su l’incude,
e il sogno di voluttà che sta sepolto
sotto le pietre nude con la tua sorte.
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