Politica
5 Marzo 2020
A rischio in particolare le previsioni di introiti derivanti da turismo ed eventi. Fornasini: "L'imposta di soggiorno fondamentale per Ferrara Arte"

L’ombra del Coronavirus sul bilancio comunale

di Ruggero Veronese | 3 min

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Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale

L’ombra lunga del Coronavirus si proietta anche sui documenti di programmazione e bilancio del Comune di Ferrara, di cui si è discusso ieri pomeriggio (4 marzo) in commissione consiliare, prima della votazione in consiglio comunale che avverrà presumibilmente nelle prossime settimane. Due testi, Dup e bilancio di previsione, che la giunta aveva approvato prima del 15 febbraio, quando l’emergenza Coronavirus sembrava ancora confinata in territorio asiatico, così come tutti i discorsi su quarantene, limitazioni agli spostamenti e stop ad assembramenti ed eventi pubblici.

Ne consegue che, forse mai come quest’anno, le cifre a fine anno subiranno quasi sicuramente una riduzione rispetto alle previsioni, in particolare per quanto riguarda le entrate correnti relative a turismo ed eventi, che in questa fase devono fare i conti con il crollo delle visite e la chiusura o il rinvio di mostre, musei e concerti. Un’inaspettata ma quanto mai probabile ‘mazzata’ per le previsioni del Comune, che proprio attraverso l’assessorato alla cultura ha previsto a bilancio una notevole serie di investimenti con un incremento di spesa pari a circa 800mila euro, divisi tra allestimento mostre e fondi per Teatro Comunale, Ferrara Sotto le Stelle, Buskers Festival, Internazionale, Palio, Palazzo Bonaccossi e Marfisa, oltre al rinnovo delle convenzioni con Auser che vale circa 100mila euro.

Una situazione che potrebbe avere ripercussioni anche per Ferrara Arte: “Il bilancio consuntivo presenterà introiti minori – spiega l’assessore all’economia Matteo Fornasini – e insieme al sindaco stiamo chiedendo provvedimenti eccezionali attivandoci con tutti gli enti coinvolti. Il gettito previsto dall’imposta di soggiorno è fondamentale per Ferrara Arte e ora c’è il massimo impegno da parte nostra per trovare soluzioni”.

Chiuso il discorso Coronavirus – inflazionato ma davvero inevitabile -, la discussione su Dup e bilancio preventivo si svolge senza scontri troppo accesi, con quasi tutta la giunta presente a spiegare i provvedimenti (assenti Alan Fabbri e Andrea Maggi) e l’opposizione a chiedere maggiori dettagli o rendiconti scritti per le spese dei vari assessorati, dal momento che il prospetto disponibile per i consiglieri mostrava le variazioni di budget aggregate per i vari assessorati ma non le singoli voci di spesa. Una “vaghezza” lamentata in particolare da Ilaria Baraldi, Aldo Modonesi (Pd) e Dario Maresca (Gente a Modo), che hanno chiesto alcuni testi più dettagliati per preparare gli emendamenti in vista della discussione in consiglio.

Tra gli obiettivi dichiarati da Fornasini c’è quello di non accendere – se non in misura marginale – nuovi mutui per finanziare gli investimenti: “Dopo il sisma del 2012 nel nostro bilancio sono confluiti 50 milioni di euro di fondi per gli investimenti, che hanno aiutato a non accendere nuovi mutui. Ora questa fase è conclusa, ma la Legge di Stabilità ha stanziato 9 miliardi di euro nei prossimi 15 anni per gli enti locali e abbiamo incaricato gli uffici comunali di studiare i bandi, con l’obiettivo di limitare il più possibile i nuovi mutui. Le risorse che verranno utilizzate per gli investimenti deriveranno da avanzi di bilancio, bandi e in misura minore dall’indebitamento”.

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