Politica
27 Febbraio 2020
Baraldi interpella l'amministrazione: "Chi ha autorizzato il taglio degli alberi?". Residenti e ambientalisti: "Massacro ingiustificabile"

Disboscata la spiaggia di San Giorgio, interviene il Pd

di Elisa Fornasini | 3 min

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“L’avevamo denominata spiaggia di San Giorgio, l’antica piarda della Canottieri sul Volano, a due passi dal ponte e dal campanile di San Giorgio. Ci portavamo i turisti e i ferraresi a prendere il sole con l’Idropolitana. Ci portavamo i bambini ad Halloween a scovare le streghe. Un luogo magico, un boschetto naturale dentro la città, lungo il fiume. Sono passati i giardinieri pubblici e hanno lasciato questo scempio”.

Il requiem per la spiaggetta in via Darsena, segnalato da una cittadina ferrarese su Facebook nei giorni scorsi, diventa ora oggetto di un’interpellanza firmata dalla consigliera comunale del Pd Ilaria Baraldi che chiede lumi sul drastico taglio di molti alberi sull’argine del fiume Volano.

“Contrariamente a quanto affermato e promesso dall’amministrazione, anziché piantare alberi si continua a tagliarli” denuncia la dem, rabbuiata dalla “conseguente modifica, in modo peggiorativo, della visuale prospettica di uno degli ingressi principali alla città”.

Per questo Baraldi interpella il sindaco Alan Fabbri e l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni per sapere “chi abbia autorizzato tale intervento, per quale ragione, chi l’abbia realizzato e se siano previste misure compensative e se sì, dove e con che tempistiche”.

L’opera di rimozione della vegetazione, in mano all’Area Reno e Po di Volano dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale, è imputabile a motivi di sicurezza degli argini, legati al deflusso delle acque e pulizia delle sponde. Un intervento considerato quindi di manutenzione necessaria, specie in chiave idrovia.

Una motivazione che non convince il Comitato Giardino Diamanti, appena costituto in città per la tutela del verde pubblico che, dopo la battaglia per i glicini di via Arianuova, si rimette sul piede di guerra contro “massacro di alberi a San Giorgio“.

Ancor più duro l’intervento dell’attivista ambientalista Marco Falciano durante il sopralluogo nella “zona desertica, dove prima c’era un corridoio verde”: “Quando si confonde la manutenzione delle sponde con il disboscamento si finisce per peggiorare l’habitat e l’aspetto paesaggistico del nostro territorio senza logica alcuna. In questi interventi manca visione del futuro, si percepisce il disinteresse tangibile per la natura e l’ambiente. Radere al suolo tutto rende i luoghi più ostili e meno vivibili dalle persone, d’estate sarà impossibile passare qui sotto il sole. Una tristezza infinita, una vergogna senza giustificazione“.

Un intervento incisivo che ha rammaricato anche una residente della stradina, interna a via Darsena ma ugualmente così denominata, che ha visto apparire davanti a casa “un camion con tanto di attrezzi per radere al suolo gli alberi. Mi hanno detto che erano gli operai dell’Ufficio tecnico regionale e che la mattina di venerdì era passato un ingegnere a dire che li avrebbero tagliati. Per chi, per ovvi motivi di lavoro, non era in casa, neanche un foglietto nella buchetta della posta”.

“Da quel che mi risulta una vicina li aveva chiamati ripetutamente perché un pioppo molto alto sovrastava la sua casa e che avvertiva come pericolante. Pare che la risposta ricevuta sia stata quella che non c’erano soldi per potare, quindi avrebbero buttato giù tutto – racconta la donna -. Come sistematicamente hanno fatto, senza distinzioni. Ho letto che il responsabile dell’Ufficio tecnico ha ribadito, in merito all’isoletta di San Giorgio, che lo scempio sarebbe stato lasciare che gli alberi rompessero gli argini”.

“Se esistono motivi di sicurezza non discuto – ammette la residente – ma mi chiedo quale problema arrecassero due alberi di fronte a casa, che schermavano quell’orribile antenna telefonica, forse, casomai, assorbendone anche in minima parte gli effetti nocivi. Peraltro non avrei proprio preso questa casa se non ci fosse stato del verde. Mi pare che, in generale, l’intenzione sia proprio quella di ‘ripulire gli argini’ in questo modo. Mentre a livello mondiale ci si sgola per ribadire l’importanza di ciascun albero per l’inquinamento sempre più preoccupante, all’ufficio verde del Comune rispondono che loro non c’entrano. Sta diventando pesante vivere in questa città” chiosa la nostra lettrice nel segnalare le “amarezze ferraresi”.

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