Attualità
25 Febbraio 2020
Al momento nessun caso accertato da infezione da virus Sars-CoV-2. In via precauzionale test su circa 70 pazienti con polmonite interstiziale

Coronavirus, tamponi negativi a Ferrara

Coronavirus SARS-CoV-2 Covid 2019
di Daniele Oppo | 6 min

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Il coronavirus Sars-CoV-2 Credit: NIAID-RML/Flikr/CC BY SA 2.0

(articolo aggiornato alle 19.20 di lunedì 24 febbraio 2020)

Anche i tamponi degli ultimi quattro casi finiti sotto osservazione hanno dato esito negativo e, al momento, non si registra dunque alcun caso d’infezione da coronavirus Sars-CoV-2.

La comunicazione è stata data dai direttori generali di Ausl e Sant’Anna – Claudio Vagnini e Tiziano Carradori – durante il tavolo in prefettura che lunedì mattina ha riunito per diverse ore tutti gli amministratori locali, nonché gli esponenti delle forze dell’ordine.

Dei quattro soggetti sottoposti ad approfondimento, tre si trovavano in ospedale, mentre uno è arrivato al pronto soccorso lamentando dolori addominali, dunque non sintomi riconducibili al coronavirus, ma gli è stato effettuato il tampone in via precauzionale.

Secondo quanto riferisce Carlo Contini, direttore del reparto di Malattie Infettive del Sant’Anna di Cona, al momento ci sono due casi pediatrici sotto osservazione.

Nella giornata di lunedì, chiarisce comunque l’Ausl, non è stato rilevato alcun caso sospetto che avesse indicazioni epidemiologiche (area di provenienza o contatti a rischio) e sintomi correlati. Non è stata attivata alcuna situazione di isolamento domiciliare.

Sempre in via precauzionale, spiega la direttrice sanitaria dell’Ausl Nicoletta Natalini a margine del tavolo in prefettura, “ieri (domenica, ndr) è arrivata l’indicazione dalla Regione di effettuare i tamponi sui pazienti ricoverati con una polmonite interstiziale”, che è una delle complicazioni possibili. Nelle strutture di competenza dell’Ausl “sono circa 20 i pazienti con polmonite e molti sono già risultati positivi all’influenza”. I casi di polmonite in carico all’ospedale di Cona sono altri 50 circa.

Nelle strutture ospedaliere dell’Asul, come da indicazione regionale, i pazienti che si sono presentati in pronto soccorso e a cui è stata formulata diagnosi di polmonite, sono stati sottoposti anche a Tac Hr, cioè ad alta risoluzione, che ha portato a una diagnosi di polmonite interstiziale. Pertanto, pur non risultando contatti a rischio, è stato disposto il ricovero e l’effettuazione del tampone per la ricerca non solo dei virus influenzali “tipici” ma anche del Covid 19. I referti saranno disponibili tra non meno di 24 ore.

“Cerchiamo di tranquillizzare la popolazione – dice il dg dell’Ausl Claudio Vagnini -: non è un virus particolarmente aggressivo, il grado di guarigione è altissimo, non alimentiamo forme di paranoia collettiva”.

Sarà attivo da domani un numero di telefono a cui risponderà lo specialista in igiene del dipartimento di sanità pubblica, dedicato esclusivamente al 118 e ai cittadini affetti da sordità e difficoltà di linguaggio. Questo permetterà un canale preferenziale e rapido di consultazione tra servizi e specialisti, nonchè di tutela per una specifica categoria di cittadini. Questa scelta, decisa nei giorni scorsi, anticipa quasi le disposizioni in ottemperanza alle indicazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

A livello regionale nella giornata di lunedì sono saliti a 19 i casi positivi al Coronavirus in Emilia-Romagna, gli ultimi due dei quali riscontrati a Piacenza: si tratta di due operatori dell’ospedale cittadino venuti a contatto con un paziente positivo ricoverato. Complessivamente, dunque, le persone risultate positive al tampone su tutto il territorio regionale sono 16 a Piacenza, 2 a Parma e 1 a Modena. Tutti riconducibili al focolaio lombardo. Grazie al lavoro svolto dall’intero sistema sanitario, è stato possibile ricostruire per ognuno il percorso epidemico, e pertanto tutti i contagi hanno provenienza nota, che porta sempre al primo anello della catena, quella del basso Lodigiano.

Cosa fare. Riportiamo di seguito le indicazione delle autorità sanitarie sui comportamenti da tenere in caso si abbiano dubbi e sulle norme igieniche da seguire per evitare il più possibile il contagio.

Se si hanno dubbi si può contattare il numero nazionale 1500

Sospetti contatti con il virus. Le persone che sono tornate da viaggi in Cina negli ultimi 14 giorni, hanno avuto contatti con soggetti rientrati dalla Cina negli ultimi 14 giorni o hanno avuto contatti con soggetti per cui è stata accertata infezione da coronavirus devono seguire le indicazioni sanitarie emanate dal Ministero della Salute e dalla Regione Emilia Romagna.

Dunque, se hanno febbre e sintomi respiratori (tosse) rilevanti devono chiamare il 118 e non recarsi in alcun ambulatorio medico, né del medico di medicina generale, né della continuità assistenziale, né del pronto soccorso. Sarà infatti l’equipaggio del 118 che porterà il paziente nella sede più adatta alle reali condizioni cliniche affinché ottenga la migliore assistenza possibile.

Se hanno febbre e sintomi respiratori (tosse) lievi possono: chiamare il medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, negli orari di apertura dei loro ambulatori; chiamare il n. 840000875 della continuità assistenziale per i residenti a Ferrara che fornirà le indicazioni corrette per la sorveglianza e l’assistenza sanitaria.

Se non hanno sintomi respiratori o febbre, devono chiamare il n. 0533-723111 (centralino ospedale del Delta) che fornisce i recapiti del medico di igiene pubblica reperibile. Lo specialista fornirà le indicazioni appropriate per la sorveglianza domiciliare.

Continuità assistenziale di Corso Giovecca a Ferrara. Per poter assistere in tempi brevi i pazienti che si recano negli ambulatori della continuità assistenziale di Corso Giovecca il servizio è stato potenziato per situazioni cliniche a bassa complessità (non riferibili a casi sospetti di infezione da coronavirus che devono seguire le indicazioni sopra riportate) e per rispondere alle numerose richieste di informazioni e consigli telefonici anche per dubbi relativi alla potenziale esposizione o infezione da coronavirus. Durante tutti i turni, saranno attivi 2 ambulatori per le visite e 2/3 medici per le risposte telefoniche e visite domiciliari, oltre alla presenza di un infermiere di supporto all’attività ambulatoriale.

Per la città di Ferrara da lunedì 24 a venerdì 28 febbraio, dalle 8.30 alle 17.30 (orario continuato), sono attivi quattro numeri telefonici dedicati gestiti dall’Urp del Comune di Ferrara per rispondere ai cittadini in merito all’ordinanza emessa dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare la diffusione del Coronavirus e tutelare la salute pubblica. Questi i numeri telefonici che potranno essere utilizzati negli orari indicati per avere chiarimenti e informazioni di pubblica utilità: 0532 419764 oppure 419765 oppure 419766 oppure 419767.

Norme igieniche da seguire

Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.

Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate
I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.

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