Cronaca
13 Febbraio 2020
Nove Comuni del Ferrarese sono parte civile nel processo che verrà celebrato a Verona

Strade al veleno. Tutti rinviati a giudizio

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Comune di Ferrara. Dipendenti in stato di agitazione

Aperto lo stato di agitazione tra i lavoratori del Comune di Ferrara. Tutte le assemblee del personale convocate dalle Organizzazioni sindacali e dalle Rsu hanno dato mandato con un sostengo unanime ad attivare questo percorso

Inchiesta Pma. La Procura si affiderà anche a un medico legale

Oltre ai consulenti informatici già incaricati, nell'inchiesta relativa al Cento di Procreazione Medicalmente Assistita dell'ospedale del Delta di Lagosanto, la Procura di Ferrara nominerà anche un medico legale. Il professionista avrà l'importante compito di accertare eventuali profili di responsabilità che, allo stato attuale, gli inquirenti ipotizzano a carico dei sanitari coinvolti

(archivio)

Il giudice dell’udienza preliminare di Venezia ha deciso di rinviare a giudizio tre imprenditori veneti accusati a vario di titolo di aver gestito in maniera illecita dei rifiuti, utilizzati poi per la realizzazione il Concrete green, un conglomerato a basso dosaggio di cemento contenente in realtà sostanze nocive oltre i limiti di legge e impiegato su diverse strade interpoderali tra Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, provincia di Ferrara compresa.

Proprio dalle terre estensi si sono costituiti in giudizio come parti civili – che in tutto sono circa cinquanta – nove enti locali: Bondeno, Vigarano Mainarda, Copparo, Codigoro e Poggio Renatico (costituitosi in extremis) con l’avvocato Denis Lovison; Ferrara e Argenta con l’avvocato Riccardo Caniato e, infine, Comacchio e Mesola tramite l’avvocato Sebastiano de Feudis.

Il gup veneziano ha deciso che la sede opportuna per la trattazione del processo è Verona, sede dell’azienda incriminata e luogo in cui sarebbe iniziato il reato. Secondo l’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia, chiamata “Strade al veleno”, il Concrete green veniva venduto come “conglomerato ecologico certificato” a un prezzo concorrenziale, ma non veniva sottoposto alla decontaminazione e quindi presentava sostanze pericolose oltre il limite, conferite in oltre settanta cantieri dove sono stati impiegate complessivamente più di 308mila tonnellate di materiale nel triennio 2014-2016.

La data dell’inizio del processo davanti al tribunale monocratico verrà resa nota in un’udienza finale davanti al gup fissata per il 19 febbraio.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com